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Volontè: «Non è vero che quelle unioni sono consentite dalla Costituzione»

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La Costituzione riconosce la famiglia e proprio negli articoli che vengono dedicati ad essa, si specifica non solo il ruolo dei coniugi, maschio e femmina, da cui nascono i figli verso i quali i genitori hanno doveri. Ogni interpretazione diversa dell'art.2 è falsa. In quella norma infatti lo Stato riconosce dei diritti, prevenienti ad esso in quanto naturali. Diritti umani universalmente riconosciuti come naturali; il tentativo di rendere naturale, naturalizzare generi diversi da quelli di maschio e femmina è un tentativo discriminante della natura e che viola la Costituzione, oltrechè falso. Attribuire alla maggioranza di turno il potere di creare diritti verso ogni tipo di desiderio è incivile, fa parte della inciviltà di chiunque si concepisca 'solo' e non in relazione con altri, con la comunità in cui vive. Oltrechè omicida per la tenuta sociale stessa, per via del semplice fatto che il mio desiderio momentaneo vale come quello di un altro e quindi si creerebbe una moltiplicazioni di leggi particolari,secondo una distorta deviazione del principio giuridico che vede ogni sentenza adeguata al singolo caso. In questo tipo di società avremo una legge per ogni 'pruderie'. Il nocumento economico poi sarebbe assoluto per i 'normali', i riconosciuti dalla Carta Fondante della nostra convivenza. Secondo, che le coppie di fatto siano 500.000 mila è un dato abbastanza parziale, molte di esse si trasformano tra una rilevazione e l'altra in matrimonio. Inoltre non esiste rappresentazione autorevole di queste coppie, non sentono il bisogno associarsi per chiedere alcunché di diritti e doveri verso sé stessi e la società. Non lo chiedono perché appunto preferiscono rimanere, per tante ragioni, 'di fatto'. Chi lo chiede è il movimento omo-lesbo-trans, che invece, pur rappresentando meno di un decimo di quelle coppie, ritiene di rappresentare il tutto. Quando quindi si parla di Pacs, come dimostrano le volgari parole aggressive di Grillini e soci, si parla di gay-pacs. Due amici a cui piace star assieme che vorrebbero essere tutelati da 'loro stessi' e nello stesso tempo però aver i vantaggi premiali dei genitori, maschio e femmina, di figli che invece hanno sì diritti ma anche doveri. Una aristocrazia, una vera e propria 'nuova classe' che cerca di imporre al Paese e nell'Unione, la sua pregiudizievole posizione di superiorità verso i 'normali cittadini'. A tutti devono essere riconosciuti i diritti umani, ma non si capisce perché alcuni debbano vedersi tutelati diritti derivati dalle attrazioni sessuali che hanno.Terzo, l'Unione di Prodi è sotto assedio da parte di questi 'nuovi aristocratici', signorini dei lor diritti. Dalle 'successioni' a Padova, dal modello Zapatero fino ad alcune giornate di 'formazione' a Montecitorio, ormai sono ovunque, pochi ma ben agguerriti nel loro tentativo.C'era stato un impegno durante la campagna elettorale, Prodi aveva mandato un letterina ai Presidenti di Gay e Lesbiche.Ora deve mantenerlo. Che farà? La cosa che non può fare è concedere l'aristocrazia, contraria alla democrazia, non può consentire che si stravolga la Costituzione, né il diritto naturale, né la società con i suoi valori e le sue regole. Alcuni suoi sodali vogliono produrre un nuova 'coscienza nazionale', nei costumi e negli uomini. Una nuova 'religione ortodossa' in cui la Scienza alleata al vetero marxismo si imponga:dai Pacs (omo) all'eutanasia, pur di ridurre il numero degli italiani che si oppongono alla nuova mentalità di moda.Se Dio vuole la Madonna Immacolata ci scamperà, anche stavolta, dal pericolo.

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