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Ma Montezemolo teme che manchi la coesione politica

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Palazzo Chigi dice sì a Confindustria e apre al patto sulla produttività

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E lo fa per voce del vicepremier Massimo D'Alema che parla di «un nuovo patto tra le forze sociali, condizione per affrontare le nuove sfide del Paese». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta rilancia: «Finito il percorso della Finanziaria dobbiamo fare partire un patto sulla produttività». Un tema questo chiesto a gran voce dal presidente degli imprenditori Luca Cordero di Montezemolo che ieri, ha riconosciuto l'esistenza di un «forte impegno riformista», pur non nascondendo il timore di «una mancanza di coesione politica e di cultura di mercato». Cisl e Uil accolgono con favore il messaggio. «È una buona notizia, un passo di responsabilità importante», commenta il leader Cisl Raffaele Bonanni mentre Luigi Angeletti (Uil) parla di «cosa positiva: il Governo può fare cose importanti, per esempio non mettere tasse sugli aumenti salariali legati alla produttività». Cauto potrebbe, invece, rimanere il giudizio della Cgil. Sull'argomento, infatti, il leader Guglielmo Epifani aveva sottolineato, qualche tempo fa, di avere idee diverse da Montezemolo. Il leader di Confindustria aveva lanciato la proposta mettendo sul tavolo la disponibilità delle imprese a investire in innovazione le risorse eventualmente derivate dalla riduzione della pressione fiscale, chiedendo in cambio ai sindacati una maggior flessibilità sugli orari di lavoro.

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