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UN'ONDA FORMIDABILE, RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO

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La Casa delle Libertà, la nostra casa, è aperta e libera, ognuno ci sta con la propria dignità e con le proprie idee. Siamo un'onda che si gonfia in modo formidabile, una forza positiva, un'energia costruttiva al servizio del Paese che amiamo. Siamo qui perché vogliamo impedire alle sinistre di impoverire l'Italia, moralmente e materialmente. Le questioni personali contano poco. Tutti insieme siamo una leadership forte e autorevole, siamo gente che ha affrontato con dignità e onore le conseguenze dell'11 settembre, nel rispetto delle alleanze e dei doveri morali di un grande Paese europeo ed occidentale. Tutti insieme abbiamo ingaggiato la battaglia contro il terrorismo, tutti insieme abbiamo cercato le vie della pace in mezzo ai venti di guerra, tutti insieme abbiamo affrontato i rischi del fare e dell'esserci nel Paese e nel mondo. Noi siamo l'Italia umile e tenace, operosa e positiva, che è la maggioranza del Paese, che non accetta l'oppressione fiscale, l'oppressione burocratica, l'oppressione giudiziaria che le viene imposta da un governo di minoranza, un governo dominato da una sinistra estrema e fondamentalista, che affonda le sue radici nella perversa ideologia del comunismo. Ma oggi siamo qui soprattutto per protestare contro questo governo che vuole saccheggiare i nostri redditi e i nostri risparmi impoverendo il Paese e impedendo la crescita dell'economia. Oggi, in questa piazza, potremmo ripetere quello che dissero, alla fine del Settecento, a Boston, i protagonisti della rivoluzione americana: «No taxation without representation» «Niente tasse senza rappresentanza». Allora le tredici colonie si sollevarono contro le tasse decise a Londra, e imposte loro da un governo che non li rappresentava. Oggi, in Italia, siamo nella stessa situazione: c'è un governo che tassa gli italiani senza più rappresentarli. Noi siamo qui a rappresentare lo sdegno degli italiani. Questo è un "governo contro": E' un governo "contro" i cittadini. Siamo qui per protestare contro una finanziaria che si riduce a una sola voce: più tasse per tutti. Più tasse sugli stipendi, più tasse sui Bot e sui Cct, più tasse sulla salute, più tasse sulla casa, più tasse sulle imprese. Hanno rimesso la tassa di successione. Hanno imposto una tassa odiosa perfino su chi si presenta al pronto soccorso! In pochi mesi hanno gravato gli italiani di 67 nuove o maggiori tasse. Hanno gridato: "Anche i ricchi piangano". Li abbiamo visti manifestare in piazza, quelli che loro chiamano "ricchi". Gli artigiani accanto ai piccoli e ai medi imprenditori. I ricercatori e i precari dell'Università accanto ai rettori. I professionisti. I commercianti. I pensionati di ogni categoria, anche quelli che hanno sfilato con le bandiere rosse della Cgil. Il popolo dei piccoli risparmiatori, dei Bot, della prima casa conquistata con una vita di sacrifici. Sarebbero questi i ricchi che devono piangere? Per questa sinistra e per questo governo "sì". Per loro l'impresa è solo una macchina per sfruttare i lavoratori, per loro il profitto è una colpa, per loro il risparmio è un privilegio da colpire e da tassare, per loro l'elevazione sociale, la proprietà di una casa, ottenuta attraverso enormi sacrifici e una vita intera di lavoro, rappresentano un atto di superbia da punire. Ci dicono che bisogna aumentare le tasse per favorire lo sviluppo economico. E' falso. Nella storia si sono visti molti Paesi impoverirsi a causa della tassazione eccessiva. Ma non si è mai visto un solo Paese diventare ricco, crescere economicamente attraverso l'aumento delle tasse. Ci dicono che vogliono redistribuire la ricchezza, togliere ai ricchi per dare ai poveri. In realtà tolgono a tutti senza dare nulla a nessuno. Ci dicono che hanno ereditato da noi una situazione drammatica dei conti pubblici. Anche questo è falso e lo sanno bene anche loro! Noi abbiamo governato lasciando i conti dello Stato in ordine, in perfetto ordine. Ma soprattutto abbiamo governato con il fine di garantire e ampliare le libertà dei cittadini. Da Presidente

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