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Il pensiero del presidente della Camera dei deputati

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Bertinotti: «In Parlamento vorrei anche un luogo per meditare»

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Io penso che la meditazione così come il dubbio siano una riserva indispensabile per attraversare i processi di modernizzazione e non risultarne schiacciati». Lo ha confidato il Presidente della Camera Dei Deputati Fausto Bertinotti. L'ex leader di Rifondazione Comunista, ha parlato anche del suo nuovo ruolo istituzionale: «Mi sento solo, indipendentemente da quanto pubblica sia la scelta. E confesso che mi sento solo anche perché le questioni procedurali sono sempre molto opinabili». Il presidente della Camera è intervenuto anche sul botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul discorso delle larghe intese politiche, dando un'opinione decisamente contraria. Rispetto infatti alla possibilità di larghe intese per il governo del paese, il presidente Fausto Bertinotti a margine di un incontro sulla cooperazione euro mediterranea, rispondendo a una domanda in merito ha detto ironicamente: «Con gli egiziani? Mi pare che l'unica possibiltà di larghe intese - ha aggiunto Bertinotti - sia nel Mediterraneo, è l'unica». Anche il caso scoppiato ieri a Montecitorio tra il portavoce di Forza Italia elisabetta Gardini e Vladimir Luxuria, è stato al centro di una riflessione del presidente Bertinotti. «La mia posizione è nota ed è quella di rispettare le scelte individuali che conformano la personalità e orientano le scelte sessuali». Con queste parole, secondo quanto riferito dal capogruppo del Prc Gennaro Migliore, il presidente della Camera è intervenuto sulla vicenda che ha visto coinvolte Gardini e Luxuria durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Bertinotti, racconta ancora Migliore, «ha chiesto che venissero prese le distanze da comportamenti che, almeno nel dubbio, non contemplano la tolleranza perché la capigruppo non è una cattedra etica ma in un'istituzione non si può non fare premio delle libere scelte individuali». Luca Volontè (Udc) e Antonio Leone (Fi), aggiunge il capogruppo di Rifondazione, hanno fatto notare che la vicenda chiama in causa il tema «della reciprocità» dei diritti. Bertinotti, spiega ancora Migliore, ha fatto invece notare che «non c'è reciprocità e simmetria. Un diritto individuale fa sempre premio su tutto». «Il presidente Bertinotti non si faccia trascinare nella gestione della conferenza dei capigruppo dalle alluncinanti posizioni sostenute da alcuni esponenti dell'Unione sulla vicenda Guadagno-Gardini: la stessa conferenza potrebbe trasformarsi in una specie di Circo Barnum». Lo ha detto il vicepresidente vicario del gruppo di Forza Italia alla Camera, Antonio Leone. «Vengono chiamati in causa a sproposito etica, morale e istituzioni - ha affermato Leone - ma in questo modo non si è fatto altro che svilire il ruolo della conferenza che è una sede istituzionale e che non dovrebbe essere trasformata in un luogo di dibattito sui generi sessuali o sulle attitudini personali dei parlamentari». «Non è un bene ma non mi viene da dire nemmeno che possa essere considerato un male. Non riesco a vederne l'anima, ma al tempo stesso ne vedo la maturità rispetto all'attuale fase politica. Se si farà avrà una forza di attrazione perché in Italia c'è un grande bisogno di unità. Non è detto che nasca. Se non nasce non sarà perché qualcuno riuscirà a impedirlo dall'esterno, ma per contraddizioni interne». Lo ha affermato il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, a proposito del Partito democratico.

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