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Sconti per redditi fino a 40 mila euro

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000euro. E, per le famiglie numerose, il vantaggio fiscale potrebbe toccare la soglia di 45.000 euro. Saranno questi gli effetti della rimodulazione della nuova curva dell'Irpef che i tecnici delle Finanze stanno valutando. I ritocchi erano stati annunciati nei giorni scorsi dal vice-ministro per l'Economia, Vincenzo Visco. E, dopo una prima valutazione sull'impatto reale delle aliquote già inserite in Finanziaria, la logica è quella di alleggerire i redditi tra i 30.000 e 40.000 euro, rendendo più robusti gli sgravi Irpef per questa fascia di contribuenti. Non è escluso anche che la soglia possa lievitare leggermente. Su questo punto è in atto una pressing amichevole dei Ds. L'emendamento presentato alla Camera è firmato dalla vice-capogruppo a Montecitorio, Marina Sereni. Prevede sconti Irpef fino a 45.000 euro e l'introduzione di un contributo del 2% ai redditi sopra ai 150 mila euro. Il confronto diplomatico tra il gruppo e il vice-ministro dello stesso partito potrebbe portare così a una mediazione. Certo sarà difficile arrivare a garantire meno tasse fino a 45.000 euro. A conti fatti il maggior costo sarebbe di 1,5 miliardi, troppo per una finanziaria che deve dimostrare all'Europa, ma anche alle agenzie di rating, di saper mantenere ferma la prua sull'obiettivo del rigore. La maggiorazione per i redditi alti, che porterebbe l'aliquota dal 43% al 45%, darebbe poi pochi milioni: 200 stimano i tecnici. Sarebbe troppo poco per compensare lo sgravio concesso e inoltre, come è emerso nel dibattito che ha preceduto il varo della Finanziaria, non è assolutamente gradito ad alcuni partiti della maggioranza. Così l'arrivo di un contributo di solidarietà (introducendo di fatto un'aliquota al 45% per i redditi molto alti, alla quale Visco non appare contrario in linea di principio) potrebbe arrivare solo per un esplicito voto del Parlamento. Per ora i tecnici sono ancora al lavoro e le varie ipotesi sono ancora sottoposte alla prova computer, per simulare l'impatto sulle tasche delle diverse fasce di contribuenti. Il giorno decisivo sarà martedì prossimo, quando scade il termine per la presentazione degli emendamenti.

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