Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

BINETTI: dialogo con i post-Dc della Cdl

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Alcuni, ad esempio, temono che questo seminario possa costituire una sorta di cuneo all'interno del partito. In realtà, noi vogliamo solamente costituire un elemento in più, un arricchimento della Margherita». Di certo, «l'interesse e la preoccupazione» del suo partito la proveranno anche i Democratici di sinistra. Non trova? «Probabilmente è vero. I Ds ci staranno guardando quantomeno con curiosità. In ogni caso, non drammatizziamo. Anzi, con una parte del Botteghino il nostro rapporto è improntato su un franco dialogo. Sono in molti, tra i Ds, a volersi confrontare con noi e ad aver aperto un confronto sereno. Molti Ds fanno uno sforzo verso il dialogo con noi cattolici. Nel futuro Partito democratico questo sarà fondamentale, perché la nuova formazione politica dovrà essere fondata sul dialogo». E col Correntone come la mettiamo? «Bisogna ragionare preventivamente. Mi spiego: i problemi vanno risolti prima che esplodano. Servono interventi precoci. Bisogna confrontarsi in vista di un soggetto nuovo. Dobbiamo mettere da parte le difficoltà del passato, salvando, tuttavia, tutte le esperienze politiche. Ciascuno di noi ha un'utopia: la nostra è il dialogo». La vostra iniziativa farà tirare un sospiro di sollievo a tutti i cattolici che non si sentono tutelati da un esecutivo messo perennemente sotto scacco dalla sinistra massimalista. «L'intenzione di noi Teodem è proprio questa: richiamare l'attenzione del governo verso l'elettorato cattolico di centrosinistra e verso i valori cattolici, troppo spesso ignorati. Ma vogliamo dare anche un altro segnale ai cattolici della Cdl». E cioè? «Nella Cdl ci sono molti cattolici, che rimangono a destra perché credono che nel centrosinistra non possano avere le stesse garanzie. Molti hanno paura dell'Unione e noi vogliamo dare il segnale contrario: a sinistra c'è spazio per i cattolici. Le difficoltà possono essere messe da parte e superate attraverso il dialogo. Noi siamo convinti della forza del dialogo, per questo vogliamo il confronto con tutte le parti politiche.». Sta invitando i cattolici del centrodestra a fare il salto della quaglia? «Ci auguriamo che i cattolici della Cdl si uniscano a noi. Non si tratta di ricostituire la Balena Bianca, vogliamo superare l'esperienza cattolico-democratica. Ma l'Italia ha una tradizione fortemente cristiana e proporzionalista. Il referendum sulla Legge 40 ha dimostrato che i cattolici possono dialogare ed essere uniti. A 15 anni da Mani Pulite è ora di voltare pagina, senza dimenticare esperienze e tradizioni politiche». Dan. Dim.

Dai blog