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Il Financial Times in prima pagina

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«Prodi si piega agli industriali»

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Oltremanica, il Financial Times ieri ha dedicato addirittura il titolo di apertura del giornale al duello tra gli industriali e il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. «Prodi bows to pressure for change in budget», titola il giornale economico. Che, tradotto in italiano, suona più o meno così: «Prodi si piega alle pressioni per modificare la legge Finanziaria». Chiero il riferimento all'accoglienza ostile ricevuta dal ministro al meeting dei giovani imprenditori a Capri. Determinante, secondo il giornale britannico, per far cambiare idea al governo Prodi, costringendolo di fatto a modificare il testo della Manovra, è stato proprio l'atteggiamento degli industriali, che, di fatto, hanno voltato le spalle all'esecutivo. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa ha ricevuto «un'accoglienza ostile» a Capri da parte di «centinaia» di giovani industriali. Così scrive il Financial Times, all'indomani della convention dei Giovani industriali di Confindustria, dalla quale sono giunte dure critiche alla legge finanziaria varata dal Governo Prodi. «Il governo italiano di centrosinistra - scrive il quotidiano britannico in un articolo a firma dell'inviato a Capri Tony Barber pubblicato ieri in prima pagina - ha promesso dei cambiamenti alla legge Finanziaria 2007 dopo aver ricevuto delle critiche dagli industriali circa l'aumento delle tasse e la mancata introduzione di riforme economiche». Nel mirino degli industriali, ricorda il Financial Times, c'è l'assenza di riforme e di tagli per affrontare il «cronico problema» della spesa pubblica ma soprattutto, il trasferimento di una quota del Tfr. Punto, questo, sul quale il Governo italiano potrebbe rivedere la proposta dal momento che le regole della Ue «non necessariamente consentono all'Italia di contabilizzare tali contributi come entrate extra». Padoa Schioppa è stato, comunque, «risoluto nell'affermare che qualsiasi aggiustamento al budget non comprometterà l'obiettivo di tagliare il deficit dell'Italia al 2,8%».

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