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La «riscoperta delle bandiere» riunifica tutti

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Nessun dubbio o incertezza soprattutto con quelle idee che, per molti dei colonnelli di via della Scrofa rappresentano i punti cardine del partito e che vengono oggi riproposti e delineati. L'intervento che Gianfranco Fini ha tenuto ieri durante l'Assemblea Nazionale di An ha trovato nella platea un coro di sostenitori e vecchi amanti di quello che era il partito, con le sue tradizioni ma di quello che sarà con i suoi progetti. Puntare sulla riscoperta delle bandiere classiche della destra, come la lotta all'immigrazione, ha dato nuova linfa al partito. Di questo è convinto Ignazio La Russa, secondo cui c'è oggi «la reale necessità di un equilibrio, tra la tradizione e la modernità, non dimenticando la propria identità ma a patto che, questa, non sia "museabile"». Per La Russa il punto centrale è «la riproposizione di un nuovo centro destra, dove Alleanza Nazionale è uno dei motori principali, non certo un passeggero». E sull'intervento del presidente di An La Russa dice di essere soddisfatto «anche per il modo in cui Fini ha portato il partito a questa posizione, coinvolgendo l'intera coalizione. In un momento difficile, sottolinea il capogruppo a Montecitorio, è nato il seme di un dibattito profondo che ha coinvolto tutti i partiti del centrodestra. Oggi quel seme sta già germogliando ed è un grande successo». Di successo parla anche Gianni Alemanno, che ha sottolineato «è giunta l'ora di affrontare il cambiamento di prospettiva politica. Ora è necessario un posizionamento più aperto, con la capacità di parare a tutto il centro destra e porsi a traino dell'opposizione al governo Prodi». Qualche perplessità arriva invece da Francesco Storace, che esprime contezza solo per «aver potuto, dopo una dieta ferrea rimettere la stessa giacca con cui vinsi le elezioni regionali nel 2000». L'ex governatore del Lazio annunciando forse per oggi, il suo intervento, «altrimenti al massimo parlerò a Fiuggi il prossimo fine settimana» e dicendo di voler leggere attentamente il documento redatto dall'esecutivo, tiene a precisare però di «essere già in netto dissenso con quanto ascoltato». C'è però un altro punto del discorso di Fini che accende, in serata gli schieramenti e le prese di posizione. E già si inizia a parlare di una sessione straordinaria dell'assemblea nazionale di Alleanza nazionale, che si svolgerà entro la prossima primavera, per rivedere lo statuto del partito. È questo l'obiettivo contenuto nel documento proposto da Gianfranco Fini e dall'esecutivo del partito al «parlamentino» di An, che dovrà - attraverso le modifiche allo statuto - riuscire a definire una nuova forma partito «che dia più spazio decisionale agli iscritti, preveda la conduzione unitaria delle strutture periferiche e regionali con il rispetto delle minoranze, l'elezione di segretari regionali, la creazione di una scuola di formazione politica e amministrativa». Gia. Ron.

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