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CARICO, anzi carichissimo.

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Chi ha trascorso con lui la giornata lo descrive decisamente convinto della possibilità di scalzare Prodi dalla poltrona di presidente del Consiglio. «Il vento è cambiato» avrebbe detto ai suoi. Ed è così convinto di questa inversione di tendenza che ieri l'ex premier è tornato ad essere quello di sempre. Un po' politico, un po' showman. Così ha scherzato con la «nonnina volante» Anna Salomone, 90 anni e una passione intatta per il deltaplano, ha rievocato la storiella del dito medio alzato nel corso di un comizio a Bolzano «per la mia mamma era un segno di affetto di un contestatore» e ha bacchettato con una gag Salvatore Carmando, lo storico massaggiatore del Napoli artefice con il brasiliano Alemao di un contestato episodio che costò lo scudetto al suo Milan. Ma il meglio l'ex premier lo ha riservato nel corso del pranzo al terzo piano dell'albergo che ha ospitato la kermesse. È lì che con il fido Mariano Apicella, l'ex premier ha sciorinato il suo repertorio di canzoni napoletane dopo aver rivelato che la notte prima si era preparato ascoltando il cd del musical di Mattone «Scugnizzi». Ed è stato in questa circostanza che ha allietato i 60 invitati con barzellette che hanno strappato le risate della platea, composta perlopiù da esponenti di partito. Prima, però, dal palco ha lusingato i padroni di casa prendendo spunto dalla canzone «Gente magnifica gente». «Non sottolineate abbastanza - si è rivolto al pubblico - che a Napoli è nata la prima ferrovia, il primo ospedale pubblico e la più grande tradizione musicale del mondo». Poi ha ironizzato con la «nonnina del deltaplano», tra le persone premiate con la medaglia della buona stella, il premio che il partito ha attribuito ad alcuni cittadini che si sono distinti per il loro impegno morale e professionale, che dice di non avere il «dc» con le sue canzoni. «Signora, si dice cd», l'ha corretta benevolo il Cavaliere e lei «ma io ho fatto solo la seconda elementare». E il Cavaliere di rimando: «È la dimostrazione che per volare alto non c'è bisogno di fare le scuole». Ha raccontato quindi che su un muro vicino casa sua è apparsa la scritta «Aridatece er puzzone». «Er puzzone sarei io - scherza - l'ho fatta cancellare». Ancora, ha promesso una donazione di 100.000 euro ai «Ragazzi di Scampia», la band già protagonista a Sanremo, e poi ha inscenato un siparietto con Salvatore Carmando: «Complimenti, è lei che ha detto buttati giù a quello là. Mi ha fregato uno scudetto» ha detto allo storico massaggiatore del Napoli rievocando la vicenda decisiva per l'assegnazione dello scudetto del '91 agli azzurri, con la monetina che a Bergamo colpì Alemao, e ricordando di «essere il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio italiano». Finita la premiazione il pranzo. Al tavolo con Berlusconi il coordinatore campano di Fi Nicola Cosentino, i parlamentari azzurri Cesaro, Carfagna, Azzolini, Russo, Giuliano, Laurini e la showgirl Maria Monsè. Il Cavaliere ha gustato un antipasto pomodori e mozzarella, paccheri alla pescatrice, carpaccio con ananas, spigola, scarola saltata e per dolce una torta con la scritta Forza Silvio sulla falsariga del logo di Forza Italia. Chiusura con l'immancabile babà.

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