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Il contenuto della Finanziaria

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Per il momento c'è un'unica certezza: l'obiettivo di deficit 2007 rimarrà fissato sempre al 2,8% ma si partirà da un «tendenziale» più basso, tanto da ridurre la manovra necessaria da 35 a 30 miliardi. Qualche novità, però, potrebbe arrivare anche sul fronte della crescita e non è escluso che, per il 2006, sull'onda di un aggiornamento in arrivo per tutta l'economia europea, possa essere leggermente rivista al rialzo. Il Pil è ora fissato all'1,5% ma qualche osservatore internazionale ha già previsto un possibile ritocco all'1,6%. Modifiche non sarebbero invece in arrivo sulle stime di crescita del 2007. L'obiettivo principale, comunque, resta quello di interventi strutturali. Si punta a realizzare una Finanziaria che abbia impatti di rilievo anche sugli anni successivi al 2007, riducendo l'entità degli sforzi che saranno richiesti in futuro per proseguire la politica di risanamento finanziario. La manovra servirà così a tracciare anche il progressivo avvicinamento al pareggio di bilancio, l'aumento dell'avanzo primario (il valore che registra il saldo di fine anno tra entrate e uscite al netto degli interessi sul debito accumulato) e la ripresa di un trend discendente per il debito pubblico. Le principali misure per lo sviluppo sono già emerse dal dibattito di questi giorni. Prodi ha confermato che arriverà il taglio del cuneo fiscale. Il costo sarà di circa 10 dei 15 miliardi finalizzati allo sviluppo. I benefici andranno per un terzo ai lavoratori e due terzi alle imprese: una misura che si tradurrebbe con un beneficio annuo di circa 500-600 euro in più per il lavoratore e di circa 12.000 euro per un artigiano con una dozzina di operai. Potrebbe poi arrivare la riduzione dell'aliquota Irpef sui redditi più bassi dal 23 al 20%, ma anche l'assegno per i figli minorenni e norme che consentiranno di detrarre dal reddito delle giovani coppie una parte del costo dell'affitto. Più ostica è certo la parte relativa ai risparmi di spesa, che il governo punta ad attuare con riforme. Sulle pensioni sarà cancellato il cosiddetto «scalone» che nel 2008 allungava l'età pensionabile in modo rigido, introducendo scelte su base volontaria. Uno dei capitoli più importanti riguarda l'eliminazione di sprechi nella pubblica amministrazione (incasso da 3-4 miliardi), con una ricerca di razionalizzazioni che potrebbero riguardare le forze di polizia (riduzione dei poliziotti nelle scorte) e scuola. L'Italia - ha ricordato più volte Padoa-Schioppa - ha un professore ogni 10,3 studenti contro una media Ocse di 14,4. Si punta poi alla fusione tra Inps e Inpdap. Cruciali sanno poi le scelte sul fronte del pubblico impiego. Con un turn over che dovrebbe portare nuove risorse. Gli altri due capitoli di spesa indicati nel Dpef riguardano poi gli enti locali e la sanità. Si punta una riduzione dei trasferimenti che potrebbe essere lenita, sul fronte dei bilanci degli enti locali, con l'arrivo contestuale delle tasse di scopo per i comuni (mini-balzelli sui turisti). Risparmi saranno poi individuati anche sulla sanità, con una lotta agli sprechi e l'arrivo di ticket ospedalieri solo per i pazienti con i redditi più alti.

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