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Giro di poltrone

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Vaticano, un francese in lizza per la nomina a ministro degli Esteri

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Per quel giorno, nell'agenda del pontefice, è fissata un'udienza ai membri della Segreteria di Stato. Dal discorso che Benedetto XVI terrà ai suoi più stretti collaboratori si potrà capire come intende procedere nel ridisegnare l'apparato amministrativo, con l'obiettivo di snellirlo e razionalizzarlo sulla scia di quanto anticipato nei mesi scorsi con gli accorpamenti dei quattro pontifici consigli (Giustizia e Pace, Migranti ed itineranti, Cultura e Dialogo inter-religioso). Ma a cavallo di quei giorni ci sarà anche la nomina del prossimo segretario per i rapporti con gli Stati. Il ministro degli Esteri uscente, monsignor Giovanni Lajolo, dopo tre anni lascia infatti l'incarico diplomatico per prendere in mano le redini del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, promozione che prelude alla porpora cardinalizia forse già nel prossimo concistoro. L'annuncio della promozione di Lajolo al vertice di questa sorta di Municipio è stata resa nota dal Papa il 22 giugno scorso in concomitanza con la nomina a Segretario di Stato del cardinal Bertone. Nella terna dei nunzi più quotati al ruolo di ministro degli Esteri spicca l'attuale rappresentante della Santa sede in Uganda, Pierre Cristophe, francese, diplomatico di lungo corso ed esperto di Africa. La scelta di Papa Ratzinger potrebbe cadere proprio su di lui e se così fosse il ministero degli Esteri ritornerebbe nelle mani di un arcivescovo francese dopo il lungo periodo di gestione del cardinale Jean Luis Tauran, attuale Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Come altro possibile candidato viene indicato il nunzio in Gran Bretagna, monsignor Faustino Munoz Sainz, spagnolo, alle spalle una lunga esperienza a Strasburgo e Bruxelles, in buoni rapporti con Bertone. Infine nella rosa rientra, per meriti sul campo, anche l'italiano monsignor Celestino Migliore, attuale Osservatore Permanente all'Onu, già sottosegretario agli Esteri quando da gestire c'era la difficile battaglia intrapresa da Papa Wojtyla per contrastare la guerra in Iraq. La scelta di Benedetto XVI, però, secondo indiscrezioni stavolta dovrebbe privilegiare un «non italiano» avendo scelto un porporato italiano - Bertone - come Segretario di Stato in sostituzione di Angelo Sodano che lascia la Prima Loggia per raggiunti limiti di età. Infine sembra sia stata definitivamente accantonata l'opzione iniziale del nunzio a Parigi, monsignor Fortunato Baldelli, amico di vecchia data del cardinale Ratzinger.

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