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Le forze in campo

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Pronti a intervenire 3.500 uomini, navi e aereiFatta una prima valutazione del contingente italiano. Sorge il problema dei fondi

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Ma sono ancora molte le variabili al vaglio dei vertici politici e militari da cui dipende la decisione finale. Oggi ci sarà un vertice proprio per cominciare a valutare il contributo italiano. Diversi i nodi politici da sciogliere prima di dare il via libera al contingente italiano. Intanto, viene sottolineato, serve la necessaria copertura finanziaria: un contingente di queste dimensioni costa e probabilmente i fondi si dovranno trovare fuori dal già penalizzato bilancio della Difesa. Ma per partire - dopo che ci sarà stato il sì alla risoluzione Onu da parte di Israele e Libano - occorre che si verifichino anche altre condizioni, la prima delle quali, come è stato più volte detto, è il cessate il fuoco. È inoltre necessario, si sottolinea in ambienti della Difesa, che la forza Onu venga accettata da tutte le parti interessate e che al suo interno vi siano dei militari di Paesi arabi. Ma importanti sono anche le possibilità di intervento del contingente multinazionale. Parisi porterà con sè una «memoria operativa». Tre le possibili opzioni messe a punto - una leggera, una media e una pesante a seconda del contributo che verrà deciso. Tuttavia, l'ipotesi è quella di una brigata rinforzata dalle caratteristiche simili a quella inviata in Iraq: un contingente del tutto autosufficiente, anche da un punto di vista logistico, che potrebbe arrivare fino a 3.000-3.500 uomini di tutte le forze armate e con una importante componente aerea, navale e terrestre, con tanto di blindati. Alla cosiddetta «forza d'ingresso», cioè le aliquote che per prime entreranno in Libano, l'Italia potrebbe partecipare con nuclei di forze speciali e paracadutisti della Folgore, ma è anche possibile che si decida di ricorrere alla neonata «Forza nazionale di proiezione dal mare», una struttura interforze anfibia che riunisce i Lagunari del reggimento Serenissima e i marò del San Marco, due reparti di elite di Esercito e Marina.

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