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BRUTTE sorprese sotto l'ombrellone.

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Un esempio? Il prezzo degli stabilimenti balneari a luglio è aumentato del 9,1% rispetto allo scorso anno. E non finisce qui: i traghetti hanno registrato un incremento del 10%, i carburanti del 9,5%, bed and breakfast, agriturismi e campeggi del 4,1%. I dati, resi noti dall'Istat in un focus dedicato proprio alle vacanze, evidenziano per quasi tutti i prodotti scelti come rappresentativi della spesa estiva aumenti ben superiori al tasso di inflazione generale del 2,2%, confermato ieri dallo stesso Istituto. L'unico capitolo che ha segnato una diminuzione è quello dei trasporti aerei, per cui l'Istituto di statistica evidenzia un calo del 2,1% su base annua. Per i trasporti ferroviari l'aumento è stato invece quasi impercettibile, e pari allo 0,1%. Ma per tutti gli altri capitoli presi in considerazione gli incrementi si fanno sentire. Prima di tutto, per recarsi nelle località di villeggiatura, oltre che con il caro-pieno e con gli incrementi dei trasporti marittimi, gli italiani devono fare i conti infatti anche con i rialzi dei pedaggi autostradali (+2,4%). I pacchetti vacanze sono aumentati del 3,2%, gli alberghi del 2,3% e gli altri servizi di alloggio (appunto campeggi, agriturismi e b&b) del 4,1%. Anche andare a cena fuori, abitudine più diffusa in vacanze e in generale durante l'estate, ha il suo costo: ristoranti e pizzerie costano il 2,5% in più rispetto a luglio dell'anno scorso. Chi ha deciso di portare i bambini in un parco divertimenti deve affrontare una spesa del 2,6% superiore, mentre chi al mare ha preferito la montagna dovrà comunque fare i conti con un aumento del 6,3% degli impianti di risalita.

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