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«Liberate Pollari dal segreto di Stato»

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Se potesse parlare e difendersi, sono sicuro che Pollari sarebbe portato in processione come Santa Rosalia». Lo ha detto Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato, in missione istituzionale in Afghanistan con una delegazione congiunta delle commissioni Difesa di Montecitorio e Palazzo Madama. «Credo che, anche alla luce dell'audizione del generale al Copaco, il comitato di controllo parlamentare sui Servizi - ha aggiunto De Gregorio - si stia formando un quadro di sostegno istituzionale a Pollari. D'altronde lo stesso presidente del Copaco Scajola ha riferito che il generale ha assicurato di non aver autorizzato azioni contro la legge. Purtroppo, per dimostrarlo Pollari dovrebbe infrangere il segreto di Stato, che il Governo ha recentemente confermato su alcuni documenti». De Gregorio è poi passato a ipotizzare il contenuto dei documenti coperti da segreto. Il generale, ha aggiunto, «potrebbe essersi opposto per iscritto ad alcune operazioni e potrebbe anche aver chiesto al Governo passato e a quello attuale di sottoscrivere documenti che invitano a non esporre il Paese a operazioni contro la legge. L'inchiesta della magistratura - ha poi concluso - pone un problema di permeabilità del Sismi: i servizi dei Paesi alleati potrebbero non voler parlare col nostro servizio, sapendo che le conversazioni sono intercettate. Se il governo vuole cacciare Pollari, può anche farlo, ma dandogli dignità e onore».

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