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SI RIPETE lo schema taxi.

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Almeno ci prova, perché questa volta il confrotno tra le parti sembra davvero più difficile. Dopo due serrate e una manifestazione che ha portato migliaia di farmacisti sotto le finestre del ministero dello Sviluppo economico i vertici di Federfarma sono stati ricevuti dal ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Ma si è trattato di un atto di cortesia visto che il decreto sulle liberalizzazione su cui l'altra notte il governo ha ottenuto la fiducia al Senato non ha tenuto conto delle principali richieste avanzate dalla categoria. E lo stesso Bersani ha detto chiro e tondo: «Non ci sono margini di manovra nel decreto». Ma la Cdl continua a chiedere la mediazione. Per Gianni Alemanno (An) «il ministro Bersani ha mostrato un atteggiamento di chiusura totale alle richieste dai farmacisti, che sono state respinte nella quasi totalità. È inspiegabile - ha affermato l'ex ministro delle Politiche agricole - come il governo continui a dimostrarsi sordo nei confronti di una categoria così importante per il Paese e come prosegua il rifiuto di un dialogo costruttivo per il futuro del settore». In mattinata Alemanno ha incontrato i farmacisti che manifestavano contro il decreto Bersani. A seguito del colloquio, il presidente di An Gianfranco Fini ha dato mandato al senatore Cesare Cursi e allo stesso Alemanno di chiedere un incontro al ministro della Salute, Livia Turco, con una delegazione di farmacisti per sollecitare modifiche al dl competitività che non penalizzino la categoria. Probabilmente l'invito al dialogo con i farmacisti rivolto al ministro della Salute sarà raccolto presto. A tendere la mano alla categoria che oggi ha incrociato le braccia è stata, infatti, la stessa Livia Turco: «Sì al dialogo sul futuro delle farmacie - si legge in una nota del titolare del dicastero di via Lungotevere Ripa - . Un grande futuro, a prescindere dalle norme approvate ieri dal Senato sulla vendita dei farmaci senza prescrizione medica anche al di fuori delle farmacie. Si tratta, infatti, di norme dettate da una necessaria riforma del settore a tutto vantaggio del cittadino». E mentre i farmacisti annunciano le nuove azioni di protesta la Commissione di garanzia sugli scioperi, presieduta da Antonio Martone, ha deliberato l'apertura del procedimento di valutazione del comportamento della Federfarma e dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura.

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