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Per il Ragioniere generale dello Stato il Pil potrebbe crescere dello 0,2% in più rispetto alle previsioni

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«È in parte illusoria la via dell'aumento della tassazione — ha spiegato il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa parlando delle diverse ipotesi di studio durante la Conferenza annuale della Ragioneria — Se si copre il deficit aumentando la tassazione si sottraggono risorse all'economia». La via da seguire è invece quella di essere «economi nelle spese». L'economia intanto inizia a dare segnali di risveglio. Lo dicono anche le previsioni della stessa Ragioneria che ha visto leggermente al rialzo la crescita 2006: per il Ragioniere Generale dello Stato, Mario Canzio, il Pil potrebbe infatti crescere dell'1,5%, lo 0,2% in più rispetto alla previsione dell'1,3% contenuta nella Trimestrale. Un segnale positivo questo che il Governo si appresta a rafforzare mettendo in ordine i conti pubblici a partire — come ribadito dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa — anche da un più attento controllo della spesa. Insomma si inizia a sentire la ripresa ma per agganciarla ci vuole rigore e anche qualche «no» ben speso: «Non è facile dire di no. Dire di no è un'arte e va imparata», ha detto Padoa Schioppa pur precisando che non si tratta dell'unica strada da perseguire. In ballo c'è una questione fondamentale: «Quel no — ha aggiunto il ministro — è un sì a qualcos'altro, alla prospettiva di crescita del Paese e all'equilibrio del sistema economico». Ed è proprio questa prospettiva a preoccupare il ministro: il risanamento dei conti pubblici è infatti «più arduo rispetto al passato perché le condizioni di partenza sono particolarmente difficili». E la strada non è necessariamente quella di nuove tasse. Dunque, «la via da seguire è essere economi nelle spese» e inoltre è «la crescita l'elemento fondamentale per risolvere il problema del debito e del deficit». Questo anche perché «nel contesto internazionale e nazionale — ha detto Canzio nella sua relazione — si profilano sempre più netti i segnali di una ripresa economica. Le azioni di rilancio e sostegno alla crescita che rientrano nel campo delle scelte politiche vanno accompagnate da comportamenti rigorosi nella gestione dei conti pubblici». Questo anche perché «l'andamento dei conti pubblici si presenta problematico per la presenza di fattori di spesa che possono variare negativamente rispetto alle previsioni e che vanno tenuti sotto costante controllo». E tra i fattori di rischio Canzio ha indicato «l'evoluzione del costo del pubblico impiego, ai disavanzi del settore sanitario e all'attuazione del patto di stabilità interno». Esistono inoltre «rischi per l'andamento negativo di variabili esogene quali le tensioni sui tassi di interesse e vi è la possibilità che alcune poste vengano riclassificate da Eurostat in relazione all'adozione di diversi criteri di contabilizzazione. Tutto ciò può comportare notevoli effetti sull'indebitamento netto». Insomma «l'andamento dei conti pubblici si presenta problematico per la presenza di fattori di spesa che possono variare negativamente rispetto alle previsioni e che vanno tenuti sotto costante controllo». Nel pomeriggio il ministro dell'economia Padoa Schioppa ha incontrato anche il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Un «mini-vertice» durato circa un'ora e al termine del quale non è stata rilasciata alcuna dichiarazione. Fonti della presidenza di Montecitorio lo hanno definito un incontro «cordiale e rispettoso». Secondo quanto si è risciti a sapere Fausto Bertinotti e Tommaso Padoa Schioppa avevano stabilito di vedersi già in occasione dell'assemblea della Confindustria, alla fine di maggio. E ieri hanno quindi dato seguito all'impegno preso in quell'occasione.

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