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«Non lo sa, qui tutto è cambiato»

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Mi dispiace per Prodi ma, durante la sua euro-assenza, la nostra Sicilia è diventata ben altra». La frecciata al Prof è firmata dal presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, replicando alle dichiarazioni di ieri di Prodi, secondo il quale l'acqua in città è razionata. «Oggi c'è l'acqua nelle case, per l'industria e per l'agricoltura - ha ribadito il presidente della regione Sicilia - Questo è il risultato di un lavoro serio e capillare fatto attraverso l'ufficio speciale per l'emergenza idrica: abbiamo attivato dighe e acquedotti che aspettavano da troppo tempo il collaudo finale, abbiamo interconnesso fra loro le varie strutture, abbiamo ammodernato reti idriche fatiscenti. Opere che sono sotto gli occhi di tutti e che abbiamo raccolto in un libro su cinque anni di attività nel settore delle acque. Ci dispiace essere costretti a spiegarglielo - ha concluso Cuffaro - ma i siciliani sanno bene che ormai basta aprire il rubinetto per avere l'acqua ogni giorno e a ogni ora». Poi Cuffaro ha ricordato: «Confermo la volontà di mantenere la partecipazione della Regione Siciliana nel capitale delle società miste regionali e di volerne, anzi, rafforzare il ruolo. Un impegno, questo, che ho inserito anche nel mio programma elettorale e che si è già tradotto nell'acquisizione della quota di maggioranza di Sviluppo Italia Sicilia». Cuffaro ha incontrato, a palazzo d'Orleans, una delegazione dei Cobas-Codir della società Multiservizi spa. All'incontro ha partecipato anche il segretario della Commissione servizi sociali e sanitari dell'Ars, Nino Dina. «È il miglior modo - ha spiegato Cuffaro - per garantire il futuro di tante famiglie assicurando, allo stesso tempo, servizi essenziali per la collettività».

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