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Bertinotti non cita la parola «Italia» nel suo discorso e An contesta

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Dopo una lunga ed estenuante attesa tutto sembra essere finito, ma è bastato ben poco per innescare una scintilla polemica, e in men che non si dica è scoppiata la protesta. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti non ha citato, durante il suo discorso di auguri al neo presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la parola «Italia» ed è esplosa la contestazione dei deputati di Alleanza Nazionale. Tutto è accaduto quando Bertinotti stava comunicando la prossima convocazione del Parlamento in seduta comune per il giuramento del presidente della Repubblica, quando improvvisamente dai banchi di An un gruppetto di deputati hanno dato inizio alla protesta, alcuni si sono messi in piedi, altri hanno cominciato ad alzare il tono della voce ed altri ancora hanno iniziato a battere ripetutamente le mani sul banco: urlando ripetutamente ad alta voce «Italia! Italia! Italia!». Molto probabilmente la protesta è scaturita dal fatto che nel breve indirizzo di auguri al nuovo presidente della Repubblica Bertinotti ha parlato di «popolo italiano, del paese e della convivenza e della pace tra i popoli» non citando espressamente la parola «Italia». Immediata è stata la replica del presidente della Camera che ha sottolineeato: «Non sfugge certo alla presidenza che il nostro paese è l'Italia, la Repubblica italiana, fondata sulla Costituzione repubblicana». Subito dopo la precisazione di Fausto Bertinotti, i grandi elettori di Alleanza Nazionale hanno manifestato il loro apprezzamento applaudendo, ed il capogruppo alla Camera Ignazio La Russa ha esclamato ad alta voce: «Bravo, bravo!». «Noi riteniamo che Napolitano oggi - ha sottolineato poi La Russa - sia il presidente dell'Italia, di tutta l'Italia. Siamo altrettanto convinti che ora toccherà a lui dimostrare di esserlo di tutti gli italiani».

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