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«HO con grande sofferenza deciso: pur avendo grande stima per Romano Prodi, per Massimo D'Alema, per ...

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È la prima volta da quando ho votato, che il mio voto sarà strategico, non pienamente convinto, e assai sofferto!». Così ieri il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha rivelato a chi ha dato la preferenza. Dopo aver ricordato la sua carta d'identità politica, i propri valori di riferimento, Cossiga ha aggiunto: «Non ho mai votato fino ad ora per la Casa delle Libertà, e ne ho anche aspramente criticato la politica. Credo ad esempio che l'amico Silvio Berlusconi versi in un grave conflitto d'interessi, e che esso debba essere risolto nell'interesse della democrazia, ma senza spirito alcuno di vendetta. Non ho mai votato per la Casa delle Libertà. Se il centrosinistra si identificasse con i DS ed alla sua guida ci fosse Massimo D'Alema, voterei, come altre volte ho fatto per questo partito». Cossiga ha poi criticato il programma dell'Unione, sia sotto il profilo della politica economica sia della politica estera, passando per i temi della sicurezza e della giustizia: «Ci si trova di fronte ad un'eterogenea coalizione, l'Unione, che nulla ha in comune con i grandi movimenti riformisti della socialdemocrazia europea: una coalizione che comprende gli anticlericali de La Rosa nel Pugno ed i teoconservatori "ruinianani" di Francesco Rutelli». «Voto per la Casa delle Libertà — ha aggiunto — per affondare L'Unione e così salvare per il domani, in alternativa ad essa, una possibilità di realistica politica riformista da parte di un centro-sinistra con il "trattino", legato alle grandi culture politiche europee: socialdemocratica, liberal-democratica e cristiano-democratica, in una dialettica europea tra una "sinistra democratica" e una "destra democratica", nazionali ed europee. Voto per la Casa delle Libertà, perché, in caso di vittoria de L'Unione, sento volontà di "A piazzale Loreto! A piazzale Loreto!", volontà di rivincita, di vendetta e di epurazione, aggravate da uno "spirito cristiano di trionfo della Verità e della Giustizia"».

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