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Ds, quello strano «collateralismo» tra Coop, pubblicità ed elezioni

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Con buona pace della Margherita che, invece, in tutta questa storia recita soltanto un ruolo secondario, grazie all'aggancio tentato all'ultimo minuto da Willer Bordon e dal suo libro appena dato alle stampe. Il fascicolo si potrebbe chiamare «domani è un altro giorno». La frase con la quale Rossella O'hara chiude il mitico film «Via col vento», dall'inizio della campagna elettorale è diventata il pay-off (termine usato dai pubblicitari per definire quella frase che chiude un annuncio pubblicitario, uno spot, ecc. in pratica il filo conduttore che rievoca la «marca» pubblicizzata) della campagna elettorale dei diesse. Lo troviamo sotto tutti i cartelloni della comunicazione del partito, nell'ultima pagina dei volantini, nei siti istituzionali dei diesse su Internet, sulle pubblicità a pagamento sulla stampa e così via. Ogni candidato poi, nella comunicazione «personale» fa riferimento allo stesso pay-off e perfino nelle interviste in radio, in televisione, sulla stampa, c'è sempre un momento per recitare questa frase. Rafforzata a livello subliminale in televisione grazie all'incolpevole Bruno Vespa che aveva scelto da ben 10 anni prima, la stessa musichetta del film per gli stacchi del suo sempreverde Porta a Porta. E fin qui, non si può che applaudire all'intuizione di chi ha pensato alla comunicazione dei diesse. Da questo punto però, finiscono i meriti e si entra in un certo senso nel collateralismo; almeno dal punto di vista della comunicazione. A dare una mano a questa comunicazione politica infatti, sempre in via subliminale, cioè non tifando apertamente per i diesse ma rafforzando nei consumatori il loro slogan, ci ha pensato la Coop Estense. Per una promozione di supermercati e ipermercati, sparsi dall'Emilia Romagna alla Puglia, la stessa coop ha lanciato l'operazione promozionale «via col venti»: il manifesto che la pubblicizza mostra una foto di Clark Gable che anziché abbracciare Vivien Leigh cinge un sacchetto della spesa. In pratica appare proprio lo stesso pay-off «domani è un altro giorno». E se si pensa che questa pagina pubblicitaria è stata stampata su milioni di cataloghi di Coop che troviamo nella cassetta della posta da mesi, possiamo affermare che questa campagna, un certo aiutino sicuramente lo avrà dato. Ma chi stampa i cataloghi delle Coop? Le cooperative tipografiche come la Coptip di Modena, che sul suo sito nomina come primo cliente proprio Coop Estense seguita da Coop Adriatica... Casualmente, lo stesso nome (Coptip) che appare come mittente su migliaia e migliaia di cartoni pieni di volantini, volantini e album di figurine di Altan per la campagna personale di Romano Prodi. Infine Willer Bordon, non troppo amato nella Margherita ma tra i fidati di Romano Prodi, che ha capito il gioco dello slogan è ha pensato bene di mandare alle stampe a pochissimi giorni dal voto un volume che guarda caso ha il titolo «domani è un altro giorno» e dove ci sono due saggi di Prodi e del suo sodale Arturo Parisi.

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