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Pannella: «Silvio ha copiato dai komunisti»

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Il leader radicale: «La proposta di abolire l'imposta era stata avanzata da Rifondazione nel 2000»

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Parola d'ordine: parlarne il meno possibile per non dare a Berlusconi la possibilità di monopolizzare con una «boutade» gli ultimi giorni di campagna elettorale. Ma c'è anche un altro rischio che l'Unione non vuole correre, quello di aprire un nuovo fronte interno alla coalizione. Non è un segreto, infatti, che la proposta lanciata lunedì del premier abbia anche all'interno dell'Unione un sostenitore. Si tratta del segretario del Prc Fausto Bertinotti che già a gennaio aveva avanzato l'ipotesi di abolire l'imposta comunale sugli immobili. Un'idea che non ha trovato spazio all'interno del programma della coalizione e che, lentamente, è finita nel dimenticatoio. Ma ieri, mentre i big dell'Unione si prodigavano per far sparire la questione dall'agenda politica, qualcuno ha ben pensato di riportare in vita l'antica idea «comunista». I panni del «rompi», manco a dirlo, sono state vestiti da Marco Pannella che ha apostrofato il premier con un simpatico: ha copiato l'idea da Bertinotti. «La clamorosa trovata del nostro davvero unico presidente del Consiglio - ha detto Pannella - viene dall'archivio di Rifondazione Comunista, dove giaceva dal 2000». «Non contento - ha continuato - di avere sistematicamente fatta promozione e propaganda in tutte le nostre abitazioni, da molti anni, e ad un ritmo chaplinesco in questi ultimi mesi, dei suoi "komunisti" mangiatori di bambini bolliti e del per lui bollito Romano Prodi, ha sparato come grande bomba elettoralistica né più e né meno che quanto previsto sin dal novembre 2000 nella proposta di legge di Rifondazione Comunista». Pannella ha sottolineato che «in una relazione che accompagna il testo parlamentare, si legge: "con la proposta di Rifondazione Comunista, l'Ici si trasforma da un'iniqua tassa sul risparmio, in una vera imposta patrimoniale"». «Non sappiamo ancora - ha concluso - quali saranno le eventuali correzioni e gli aggiornamenti che il presidente del Consiglio in versione proletaria si accinge ad apportare, anche se, ad onor del vero, l'ispirazione e la trovata odierne potrebbero risultare più serie ed interessanti delle altre, sfornate a ritmo quotidiano». Parole che hanno subito messo in allarme l'Unione. E se adesso Bertinotti ripropone anche lui l'abolizione dell'Ici, che si fa? Era la domanda che circolava a piazza Santi Apostoli. Ma ci ha pensato il segretario di Rifondazione a fugare qualsiasi dubbio spiegando che la proposta fatta da Berlusconi è «fuori tempo massimo». Bertinotti ha spiegato anche il senso della sua vecchia proposta. «Anche noi - ha detto - avevamo proposto l'abolizione dell'Ici spiegando però che i soldi potevano essere presi con la tassazione sui grandi patrimoni immobiliari». Il segretario di Rifondazione ha inoltre sottolineato che «anche l'Anci, l'associazione dei Comuni, aveva avanzato una proposta che Tremonti ha bocciato. Ora la questione è strumentale Berlusconi poteva farlo nei cinque anni di governo».

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