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Malavasi (Cna): «No all'egemonia degli industriali»

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Obiettivo: unire le forze per rifondare le basi economiche dell'Italia e rendere più efficiente il sistema. Tra le prime risposte quelle della Cna, la Confederazione nazionale delle piccole imprese e degli artigiani, il cui presidente, Ivan Malavasi, dice a Il Tempo: «Va bene lavoriamo insieme, a patto che non ci sia l'egemonia di qualche soggetto su tutte le altre». Insomma l'unità va bene ma che non sia un pretesto per annullare le istanze di uno qualunque dei settori coinvolti. La proposta di un patto costituente è stata lanciata ieri da Luca Cordero di Montezemolo a tutte le associazioni che rappresentano i settori produttivi. Il leit motiv, insomma, del presidente degli industriali è quello di raccogliere tutte le forze possibili per avviare un processo di riforma. «Una sorta di di fase costituente per scrivere una pagina nuova nella storia d'Italia» ha detto Montezemolo. Che immagina il Paese come una grande azienda in difficoltà e a cui serve applicare una forte ristrutturazione. Ciò che noi imprenditori chiameremmo un grande piano di ristrutturazione aziendale - ha aggiunto il leader confindustriale - il cantiere della ricostruzione istituzionale del paese è vasto e non spetta a noi dettarne i capitoli. Ma dobbiamo dire chiaro e forte che senza un processo di questo genere l'economia difficilmente sarà in grado di farcela da sola. L'impresa italiana ha svolto, per molti lunghi anni, una fondamentale opera di supplenza alle carenze del sistema. Oggi la complessità della sfida globale non lo consente più». La soluzione sta dunque nella mobilitazione di tutte le associazioni imprenditoriali. Una chiamata all'unità che arriverà solo Per questo, immediatamente dopo le elezioni, proporremo alle altre organizzazioni imprenditoriali un'iniziativa forte, una mobilitazione comune perché questo progetto possa partire davvero. Vogliamo una macchina dove sia più facile fare impresa e creare opportunità di lavoro. Per questo serve crescita economica e per la crescita serve più libertà e meno freni per le imprese. La risposta della Cna alla proposta di Montezemolo è di timida apertura. Per Malavasi, infatti, la richiesta di un patto tra associazioni «non è una novità. Un analogo tentativo è stato fatto l'anno scorso con il documento siglato da quattordici sigle con le proposte al Dpef». Per le piccole imprese in ogni casi non ci sarebbero problemi a ritentare l'esperimento. «Purché qualcuno non abbia voglie egemoniche» conclude Malavasi.

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