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Berlusconi è diventato più povero

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Anche se, rispetto all'anno scorso, il premier è un po' meno ricco. Il suo reddito, infatti, ha avuto una vistosa contrazione, scendendo dagli oltre 12 milioni di euro dichiarati agli attuali tre milioni e 550mila. Insomma, uno scarto di nove milioni e mezzo di euro, pari a poco meno di 19 miliardi di vecchie lire. E così il Cavaliere, fino all'anno scorso irraggiungibile, oggi sente il fiato sul collo del secondo «uomo d'oro» del Parlamento: il senatore di An Giuseppe Consolo, affermatissimo avvocato romano, che dichiara tre milioni e 288mila euro di imponibile. «Vorrà dire che faremo una colletta», ha ironizzato il leader dei Ds Massimo D'Alema. Ma che Berlusconi abbia perso soldi nell'ultimo anno è tutto da dimostrare. A leggere bene il suo modello «Unico» del 2005, le imposte versate all'erario sono addirittura maggiori rispetto all'anno precedente: 1.501.664 contro 1.133.825. Il «crollo» del reddito è solo apparente e si spiega con una serie di operazione contabili relative ai dividendi azionari. Dalla dichiarazione del Cavaliere emerge quanto già si sapeva, e cioè che si è dimesso da presidente del Cda del Milan e dalla stessa carica della società Dolcedrago, finanziaria di famiglia legata al settore immobiliare del gruppo Berlusconi. Inoltre, ha in mano 4.294.342 azioni della Fininvest (la cassaforte del gruppo Mediaset) più svariati milioni di azioni delle varie holding di famiglia. Spulciando le dichiarazioni dei redditi dei politici, da ieri a disposizione dei cittadini in virtù della legge sulla trasparenza dei parlamentari, si scopre che i più ricchi dopo Berlusconi e Consolo sono quasi tutti esponenti del centrodestra: terzo è il Dc Publio Fiori (1.441.865 euro), quarto il senatore di Forza Italia e amico fraterno del Cavaliere Marcello Dell'Utri (1.440.391). Per trovare il primo parlamentare del centrosinistra bisogna arrivare al quinto posto, con il deputato dell'Udeur Lorenzo Acquarone, avvocato civilista. L'avvocato del premier Niccolò Ghedini è sesto (1.278.284), settimo l'avvocato bellunese di FI Maurizio Paniz (1.112.152), ottavo l'altro avvocato di Berlusconi Gaetano Pecorella (1.082.575). Al nono posto c'è il parlamentare del Prc (anch'egli avvocato) Giuliano Pisapia (968.503). Chiude la top ten il senatore azzurro Aldo Scarabosio, notaio a Torino (940.367). Sette dei primi dieci tra i «nababbi» del Parlamento sono avvocati. Tra i leader politici, invece, Cav a parte, il più ricco risulta essere Clemente Mastella, con un imponibile di 223.916 euro.

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