
Stragi nazifasciste Oggi il nuovo voto

Poco è servito, però, il lavoro di mediazione di Flavio Tanzilli (Udc) presidente della Commissione parlamentare sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, per arrivare a un documento condiviso da maggioranza e opposizione. Stasera la relazione scritta (e poi rimaneggiata) da Enzo Raisi (An) sarà messa ai voti. Ma l'Unione ha già preannunciato che non la voterà: «Quel testo testa inaccettabile per le omissioni che contiene», tuona Carlo Carli (Ds). Certo è però che in due settimane il documento di Raisi ha subito un drastico cambiamento. Innanzitutto nel numero delle pagine: alle conclusioni vengono ora dedicate solamente sei pagine, contro le 22 originarie. Ma è nel contenuto che si nota l'inversione di rotta: è scomparso il passaggio in cui si definivano «reati di natura politica» (e quindi amnistiabili nel 1959) le stragi commesse dai fascisti dopo l'8 settembre del '43. E ancora: nella prima versione si escludeva che si potesse parlare di occultamento di centinaia di fascicoli (su stragi come quelle di Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema) scoperti solo nel 1994, nel testo che verrà messo ai voti oggi si riconosce l'occultamento.
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