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«Non ho il potere di sospendere la riconversione»

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Lì la situazione è molto difficile». Lo ha affermato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo parlando delle recenti proteste dei comitati «no-coke» contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia a margine di un convegno sull'energia alla Sapienza. «Ho sempre espresso - ha aggiunto - perplessità sul carbone però bisogna dire che mi viene chiesta un'ordinanza di sospensiva sulla centrale che non è nei miei poteri in quanto il percorso è già molto avanzato». Ricordando come «stamattina migliaia di lavoratori, di piccoli imprenditori, manifestano stavolta perchè non siano presi provvedimenti affrettati rispetto alla centrale», il presidente ha sottolineato: «La Regione Lazio vuole dare una risposta difendendo il diritto alla salute e all'ambiente da un lato, sapendo che c'è la necessità di dare risposte al problema energetico nazionale ed anche al mondo del lavoro». «Il mio timore - ha quindi concluso - è che la cattiva informazione possa creare tra i cittadini conflitti che non governati diventerebbero allarmanti». Marrazzo ha poi condannato decisamente l'«attentato» all'Enel. «Quanto accaduto va innanzitutto condannato, inoltre, un gesto simile, non contribuisce in alcun modo a trovare una soluzione al problema rappresentato dal destino della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord», ha detto il presidente della Regione Lazio. «A Civitavecchia e Tarquinia serve subito una risposta forte da parte della politica, non possono e non debbono essere i cittadini, i lavoratori, le imprese a fronteggiarsi: il Presidente Marrazzo sta tergiversando troppo, intervenga con decisione, sospenda i lavori, se ce ne sono le motivazioni come aveva affermato, e riapra subito il tavolo con tutti i soggetti coinvolti», ha replicato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. E Angelo Bonelli, assessore all'Ambiente della Regione Lazio, ha sotolineato che «cntro la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord sono mobilitati democraticamente cittadini e istituzioni. Ed è solo con la democrazia si vincono le battaglie per tutelare i diritti. Riconvertire a carbone la centrale di Torre Valdaliga Nord - conclude Bonelli - è una scelta grave su cui l'Enel non può sottrarsi al confronto per valutare combustibili diversi dal carbone, che come dicono i più grandi epidemiologi è fortemente inquinante e quindi pericoloso per la salute dei cittadini e dei lavoratori».

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