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Abbuffata in video: tre volte in tv in quattro giorni

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Sabato intervista con Fabio Fazio a «Che tempo fa» su Raitre. Stasera appuntamento con Giuliano Ferrara su LA7 nella trasmissione «Otto e mezzo». In pratica negli ultimi quattro giorni Francesco Rutelli si è riposato solo la domenica, per il resto ha fatto l'en plein: sempre presente in tv, addirittura «doppiandosi» sabato sera per la replica di Matrix. Insomma hai voglia a dire che Berlusconi «occupa militarmente» le televisioni, come hanno sostenuto Fassino e D'Alema, l'ex sindaco di Roma in quanto a presenze in tv non scherza. E questo potrebbe essere solo l'inizio visto che «Cicciobello», come l'aveva soprannominato Francesco Storace ai tempi in cui Rutelli era sindaco di Roma, è il leader del centrosinistra che più sa sfruttare il mezzo televisivo, il più capace a gareggiare con l'abilità mediatica del Cavaliere. Di fronte a lui scompare Piero Fassino, che non per niente ha rifiutato un paio di confronti ed è uscito sonoramente sconfitto nel faccia a faccia con Gianfranco Fini a «Porta a Porta», ma anche lo stesso Massimo D'Alema deve inchinarsi alla sua superiorità. Il presidente dei Ds sa sicuramente dominare le telecamere, ha la battuta pronta e sa essere anche più velenoso del leader della Margherita, ma non riesce mai a far scomparire del tutto quell'alone di antipatia che lo circonda. Prodi non è neppure da prendere in considerazione. «È un uomo di governo, in televisione non funziona» spiega un dirigente della Margherita. E infatti il suo staff per il momento ha deciso di non gettarlo nella mischia televisiva. Interverrà più tardi, quasi a fine campagna elettorale, in un confronto probabilmente «blindato» e quanto più possibile «asettico». Rutelli, invece, ha dalla sua una straordinaria capacità comunicativa. E probabilmente ha anche capito che continuare ad attaccare Berlusconi perché va in televisione non serve a granché. Meglio allora utilizzare la stessa strategia del premier e sfruttare quanto più possibile le conoscenze e le amicizie del suo entourage — primo fra tutti Paolo Gentiloni — per ottenere inviti a trasmissioni televisive. E soprattutto non rifiutare alcuna possibilità di apparire in video. L'inizio della rincorsa televisiva a Berlusconi, in effetti, è iniziato per Rutelli nel migliore dei modi: il faccia a faccia con il premier a «Matrix» è stato visto da un italiano su 3, ottenendo uno share del 33,14 per cento. Nell'ultima mezz'ora di trasmissione, a un'ora impossibile, dalle due alle due e mezza di notte, lo share si è impennato addirittura al 45,25 per cento, con un milione e 110 mila persone incollate alla tv. E non è da disprezzare neppure la replica della puntata, andata in onda sabato sera su Italia1, capace di totalizzare l'11,21 per cento di share. Alla trasmissione di Fabio Fazio su Raitre Rutelli ha praticamente giocato in casa, più difficile sarà stasera il dibattito con Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni a «Otto e mezzo». Una settimana fa i due non hanno fatto troppi sconti neppure a Berlusconi. Ma il premier si è rifatto subito dopo facendo una comparsata al «Processo» di Biscardi che, a detta di tutti, da sola è stata più utile di tante partecipazioni a trasmissioni politiche. Rutelli, in quel campo, deve ancora inseguire.

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