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Bertinotti: «Basta con il toto-successione»

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Il leader di Rifondazione: «Io presidente della Camera? Ne parliamo dopo le elezioni»

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Il comitato politico nazionale avrà il compito di votare la lista di candidati già approvata dalla direzione del partito. L'obiettivo di Rifondazione è dare il via libera ai nomi scelti per poter poi concentrare gli sforzi sulla campagna elettorale che, come spiega Ciccio Ferrara, responsabile del partito per le liste «quest'anno sarà più difficile che mai». Unica voce fuori dal coro che fa bisbigliare qualche compagno, è la notizia sulla totosuccessione a Bertinotti riportata da qualche giornale. Secondo le indiscrezioni in pole position, qualora Bertinotti diventasse presidente della Camera, c'è Franco Giordano, attuale capogruppo del Prc alla camera. Ne parlano i giornali, ne discute qualche compagno, ma il diretto interessato, il segretario stoppa qualsiasi gossip. «Le successioni non sono all'ordine del giorno del partito», spiega Bertinotti che ricorda come «le discussioni sulle cariche istituzionali si facciano di concerto con le altre forze politiche e soprattutto - aggiunto - dopo aver vinto le elezioni». Il leader di Rifondazione è tranchant: «Non si fanno discussioni nel Prc su ciò che non è disponibile». Bertinotti appare seccato dalle voci che distolgono il lavoro svolto sulla scelta delle liste elettorali, un impegno che secondo il segretario è il risultato di un equilibrio tra le minoranze, le donne e la scelta di destinare il 20% delle nomine a personalità esterne al partito. Il Prc si ricompatta ed infatti anche Franco Giordano, dato come il probabile successore secondo le indiscrezioni si trincera dietro un «no comment» e, chi lo conosce bene, dice che la notizia «è stata un fulmine a ciel sereno». Il totonomine non piace neanche a Claudio Grassi, leader della minoranza Ernesto che però sottolinea: «Quello che a noi interessa è che sia una persona capace di garantire una gestione unitaria». Entrando nei particolari Grassi aggiunge: «Conosco Franco Giordano da quando esiste Rifondazione, è una persona che stimo e come lui anche gli altri nomi fatti sono di grande valore, ma per l'Ernesto più che i nomi contano i contenuti». Il totonomine sembra essere un capitolo per ora rimandato, e l'attenzione dei dirigenti di Rifondazione sposta sulla preparazione della giornata di domani, quando a maggioranza assoluta dovranno essere votate le deroghe per chi sarà ricandidato ma ha alle spalle già due legislature e subito dopo, a maggioranza semplice, dovrà essere votata la lista dei candidati.

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