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Bonino e la Piccolo in collegamento con Milano

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La piazza della Capitale ha raccolto meno pubblico della manifestazione per l'aborto

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Balli, canti, bandiere colorate ieri, in piazza Farnese, per la manifestazione «Libero amore in libero stato. Tutti in pacs», voluta dall'Aricigay. Un popolo variegato ha invaso la piazza già dalle prime ore del pomeriggio. Cinquantamila persone, dicono gli organizzatori, si sono ritrovati davanti all'Ambasciata francese, per reclamare un riconoscimento istituzionale per le coppie di fatto. Un luogo simbolico, visto che proprio la Francia è stata tra i primi paesi europei a introdurre i Pacs. Alla spicciolata sono arrivati in piazza coppie omosessuali ma anche eterosessuali, con bambini per mano o in passeggino, accolti dalle hit del momento. Padrone di casa della manifestazione, il presentatore Alessandro Cecchi Paone, che dal palco ha scatenato una vera invettiva contro il Vaticano, da sempre contrario al riconoscimento delle coppie di fatto. A questo punto il giudice Palombarini sembrerenne voler celebrare dei «pacs» con 5 coppie, tra le quali quella di Alfredo Capuano, capogruppo Ds al Municipio X e il suo compagno, Claudio Saliola, studente universitario e quella formata da Pasqualina Napoletano, parlamentare europeo Ds presente e il suo compagno Andrea Amato, presidente dell'istituto per il Mediterraneo. A scaldare gli animi della piazza è stato l'intervento della seconda coppia: Paola Concia, presidente dell'Agenzia dello Sport per il Lazio, e la sua compagna Luisella. Dopo di loro è stato il turno di Cristina Morelli, capogruppo dei Verdi alla regione Liguria, e Luca Dallorto, assessore all'Ambiente al Comune di Genove, di Agata Rustica e della giornalista Angela Barbagallo e di Alfredo Capuano, capogruppo DS nel X Municipio di Roma con Claudio Saliola. Dopo le finte cerimonie, senza lancio del riso o bouquet, sul palco è salita Lella Costa, che ha condotto il collegamento con la manifestazione di Milano contro la modifica della legge 194. A Lella Costa ha fatto eco sul palco lombardo Ottavia Piccolo, unendo con un filo simbolico le due manifestazioni. La manifestazione si è chiusa con un ultimo «pacs» simbolico con tanto di sposa in abito bianco, sulle note della canzone di Eros Ramazzotti, trasformata per l'occasione in «Ti pacserò perchè», invece di «Ti sposerò perchè». Doppia partecipazione a Milano per manifestare a favore della legge 194. Il corteo si è riunito nel primo pomeriggio in piazza Duca d'Aosta. Il serpentone è partito alle 14.30, diretto verso piazza Duomo, con alla testa lo striscione «Siamo uscite dal silenzio», slogan che ha dato il nome alla manifestazione. Tra i rappresentanti della politica anche il presidente della Provincia Filippo Penati, Emma Bonino, Ombretta Colli e Milly Moratti. Verso le 15.30 la testa del corteo è arrivata in piazza Duomo, dove su un palco allestito alla destra della cattedrale sono salite attrici, comici e donne comuni.

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