Veneziani: «Hanno la classe politica»
Lo scrittore: «Il più a sud è Veltroni. Un tempo c'erano De Mita e Moro»
E la Puglia è tra le ultime in classifica per i contributi statali alle regioni. Per questo Marcello Veneziani, filosofo, scrittore ed ex consigliere Rai trapiantato a Roma da anni, se la prende non poco a vedere i conti usciti dalla Ragioneria Generale dello Stato. Veneziani, come la mettiamo con quei «terroni» di Roma ladrona ora che le cifre della spesa pro-capite e dei finanziamenti alle regioni dicono il contrario di quello che si pensa generalmente? «Questo documento è la prova del fatto che Roma ladrona è un luogo comune come quello del Sud parassita...In realtà al Nord sono molto più intraprendenti e gira un volume di denaro maggiore. Così anche quello pubblico va a finire proprio lì da loro». Insomma, al Sud arriva meno denaro perché sono meno bravi? «Non è questo. Prima di tutto verso il Sud ci sono più pregiudizi da sfatare. Guardiamo la storia: da sempre si ripete Roma ladrona, ma poi Tangentopoli scoppia a Milano. Si guarda ai guai del Sud, ma poi è la Fiat che ha i problemi maggiori. Io dico che lo Stato dovrebbe vigilare di più». Come? «Beh, ora con la devolution sarà più difficile, ma fa pensare che le regioni a statuto speciale se la cavino meglio delle altre. Credo che le regioni più forti e intraprendenti otterranno sempre più soldi. Non sono ottimista, lo ammetto. Ma questo divario Nord-Sud secondo me si accentuerà di più». Vede una sorta di deriva nordista dello Stato? Prima si protestava sempre per il contrario, accusando i governanti di essere troppo romanocentrici. «Basta considerare da dove vengono i primi dieci politici che contano del paese. Le dieci maggiori autorità dello Stato sono dell'asse Milano-Torino-Bologna. Il più meridionale è Veltroni, sindaco di Roma. Invece venti-trenta anni fa c'erano al governo i vari De Mita, Moro, poi Tatarella». Ma lei come pugliese, che cosa direbbe al governatore Nichi Vendola? «Siamo i meno assistiti quindi vuol dire che facciamo da soli, beh, anche Fitto puntava soprattutto a risanare e meno a farsi sovvenzionare. Adesso però, penso che sarebbe l'ora di farsi sentire per ottenere di più. Vendola dovrebbe darsi da fare pe questo, senza lasciar tutto ai settentrionali».
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