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Nella Finanziaria meno risorse per la famiglia Oggi il sì al Senato sull'emendamento del governo

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Salta invece la previsione di estendere l'aiuto economico anche ai bimbi nati nel 2006. Arriva cosi, con il maxiemendamento del governo, la versione definitiva degli aiuti alla famiglia previsti dalla Finanziaria. Il fondo resta di 1.140 milioni e prevede invece una sorta di mini-contributo per chi nel 2005 aveva un bambino inferiore ai tre anni. Uno sconto Ire (la nuova Irpef) da 120 euro arriva poi per aiutare chi manda i bambini ai nidi privati. Sul maxi-emendamento alla Finanziaria, presentato dal governo, oggi il Senato sarà chiamato al voto di fiducia. Molte le novità del nuovo testo dell'esecutivo: scompare — come già annunciato dal Governo nei giorni scorsi — la nuova tassazione sui supporti vergini (cd, dvd, ecc) ma non viene ripristinato, al contrario di quanto annunciato sempre dal Governo, il fondo per i paesi in via di sviluppo. Si rimpingua invece il Fondo unico per lo spettacolo mentre non c'è traccia del bonus per i libri di testo. Inoltre l'Iva per le ristrutturazioni edilizie torna al 20% e, pur scomparendo la tassa sul tubo, aumenta il prelievo sulle società interessate. Di conti pubblici ha parlato anche il ragioniere generale, Mario Canzio secondo il quale è possibile attuare il rinnovo dei contratti pubblici nel 2005. Canzio ha inoltre sostenuto che «la finanza locale mostra nella sua spesa di cassa un andamento contenuto» e spiegato che l'uscita dell'Anas dalla pubblica amministrazione (contenuta ora nel decreto fiscale collegato alla finanziaria) alleggerirà il deficit per uno 0,14% del pil. Queste alcune delle novità nel maxiemendamento. SCONTO ASILO PRIVATO — Un bonus massimo da 120 euro per le famiglie che hanno mandato i figli agli asili nido privati nel 2005. Il testo prevede l'applicazione di una detrazione d'imposta del 19% «per le spese documentate sostenute dai genitori per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio». FONDO UNIVERSITARI — Il maxiemendamento contiene un primo fondo sperimentale, alimentato con 25 milioni, per gli universitari fuori sede che affrontano le spese per un affitto. TORNA IVA AL 20% PER RISTRUTTURAZIONI CASA — Cambia lo sconto fiscale per le ristrutturazioni immobiliari. Il maxi emendamento proroga la detrazione Ire (ex Irpef) anche nel 2006 aumentato la quota 'scontabilè dal 36 al 41%. Non viene invece riproposta la riduzione dell'Iva al 10%: sui lavori e sui materiali si applicherà invece l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto del 20%: di fatto ci sarà un aggravio di 210 milioni di euro. VIA TASSA TUBO MA AUMENTA PRELIEVO SU SOCIETÀ — Addio tassa sul tubo. Il maxi emendamento cancella il balzello sulle grandi reti previsto dalla prima versione della Finanziaria ma la stangata per le società elettriche e del gas rimane: arriva però un nuovo regime di ammortamenti fiscali che fa salire 'il contò tributario: si pagheranno 911 milioni nel 2005 (con un acconto prima non previsto) e poi, rispetto agli 800 milioni della tassa sul tubo, le tasse aumenteranno di 971 milioni nel 2006 e di 990 milioni nel 2007 e nel 2008. Ma ieri sono proseguite anche le polemiche sui tagli all'Anas previsti dal decreto fiscale approvato mercoledì. Le decurtazioni ai finanziamenti della società, a conti fatti, rischiano di bloccare il 60% dei cantieri, con un impatto occupazionale negativo su circa 300.000 lavoratori. Per i costruttori e i sindacati i tagli ai fondi previsti per gli interventi sulle strade — spiegano — rischiano di non consentire nemmeno il pagamento dei debiti scaduti, già contratti nei confronti delle società. Dopo essere più volte intervenute sul Governo per chiedere i provvedimenti necessari per scongiurare i rischi della situazione in atto, Ance ed Agi sono tornati, infatti, a denunciare la situazione dei lavori dell'Anas a cui, ribadiscono le associazioni dei costruttori, «vanno assicurati urgentemente i mezzi, che ad oggi né la Finanziaria né altri provvedimenti all'esame del Governo e del Parlamento assicurano, per ono

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