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Pronto il blitz sull'ex Cirielli

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Di quattro ore. Da mezzogiorno alle quattro del pomeriggio. Ora, è noto che il premier ami pranzare molto presto ma è ben difficile immaginare che resti seduto a tavola quattro ore. E allora? Allora di certo c'è solo che il Cavaliere stamattina sarà ad una manifestazione della Federtabaccai. Alla fine della mattinata farà ritorno a Palazzo Chigi. Punto. A metà del pomeriggio si recherà al ministero delle Attività Produttive dove ha appuntamento con il suo Claudio Scajola. Perché quel vuoto? Di certo Berlusconi starà con un orecchio puntato su Montecitorio, dove potrebbe essere votata la ex Cirielli, la proposta di legge che taglia la prescrizione per gli incensurati e inasprisce le pene per i recidivi (ribattezzata dall'opposizione "salva Previti"). E non è escluso che il Cavaliere faccia un'improvvisata delle sue, si presenti al Camera e partecipi al voto come ha fatto nelle ultime due occasioni. Sulla legge elettorale, sulla devolution e sulla riforma dell'università, infatti, il premier è stato presente in aula per tutta la durata delle votazioni. Il programma della giornata prevede infatti che l'aula di Montecitorio voti prima il decreto sull'agricoltura. Dopo si discuterà dell'istituzione del garante per i detenuti. Al terzo punto c'è l'ex Cirielli. Forza Italia potrebbe chiedere l'inversione dell'ordine del giorno e votare subito la legge sulla recidiva. O - ma è meno probabile - immediatamente dopo il decreto agricolo. La valutazione definitiva arriverà soltanto stamattina. Bisognerà considerare alcuni punti che sono ancora in sospeso. Il primo riguarda le perplessità dell'Udc, visto che l'ex segretario Marco Follini aveva pronunciato un «no» secco alla legge. Diversa la posizione di Lorenzo Cesa, il nuovo leader che ha detto invece di voler esaminare la questione con i gruppi parlamentari per trovare una posizione univoca: l'incontro è fissato proprio per stamattina, prima della seduta. Cesa in effetti è stato in passato coinvolto in un caso di giustizia e, pertanto, è sensibile all'argomento. Molto più di Follini. Ma nel partito restano ancora posizioni differenti che si proverà a dirimere nelle prossime ore. Anche se, va detto, pure su questo tema la maggioranza del partito sembra schierata con il nuovo segretario e non con il vecchio. Per il resto An è allineata e coperta alla posizione berlusconiana. La Lega pure, almeno sull'ex Cirielli mentre sulla par condicio mostra ancora qualche dubbio. E non a caso tutti i deputati sono stati avvertiti nella giornata di ieri. «Chi ha cara la ricandidatura è meglio che si faccia vedere in aula», è stato il passaparola che è circolato per tutto il giorno. A spingere per l'accelerazione sono stati vari esponenti vicini al premier. A cominciare dal responsabile giustizia di Forza Italia, Peppino Gargani, che però preferisce glissare: «Non credo che chiederemo l'inversione dell'ordine del giorno. E quindi è difficile che si possa votare il provvedimento in giornata. Poi, in politica tutto è possibile, anche i miracoli...». Gargani conferma però che anche con i centristi non ci dovrebbero essere particolari problemi e un accordo è a portata di mano. A far scattare il blitz potrebbero essere vari fattori. Innanzittutto Forza Italia userà il pallottoliere. Servirà a contare se effettivamente la maggioranza c'è. La Camera si riunisce soltanto oggi nella settimana ed è difficile immaginare una grande affluenza per un solo giorno di seduta. Di converso bisognerà verificare se ci saranno banchi vuoti nelle file dell'opposizione per evitare cappotti. E questi calcoli sono realmente possibili soltanto in aula. Il centrosinistra, al solo circolare di probabili sortite della maggioranza, è subito insorto. «Che Forza Italia avesse una gran fretta di far approvare la ex Cirielli perché le nuove norme arrivino in tempo per le note scadenze processuali, lo sapevamo già - afferma Anna Finocchiaro, capogruppo Ds in commissione giustizia - Se è vero quel che si dice in queste ore e cioè che il partito del presidente de

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