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Manovra, Governo subito battuto

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Bocciatura su un emendamento. È ancora battaglia sul condono

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Intanto l'ipotesi di un condono fiscale torna ad agitare le acque nella maggioranza: se dentro An si insiste sulla possibilità di riaprire i termini della sanatoria per il 2003, frenano Forza Italia e Udc. E il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, dice no all'altra ipotesi di condono, quello edilizio, auspicando un rigetto dell'emendamento alla Finanziaria presentato da Forza Italia. Il vicepremier Gianfranco Fini è intanto tornato ad invitare gli enti locali a spendere meno (oggi comuni e province avranno un incontro col premier). Spunta inoltre la proposta dell'Udc di tassare gli internet provider e i proventi degli abbonamenti alle pay-Tv per finanziare il cinema. Partita ancora aperta, poi, quella sulla famiglia: domani nuovo vertice della Cdl al Tesoro per decidere come utilizzare gli 1,14 miliardi stanziati nella Finanziaria. Intanto, il maccimono della Manovra parte in salita. Alla prima votazione utile si è verificato il primo scivolone del Governo, che aveva ripresentato - con un emendamento alla legge di bilancio - il taglio dei Fondi di riserva stralciato dal ddl Finanziaria: «Noi - ha spiegato il diessino Enrico Morando, relatore di minoranza - abbiamo dato parere negativo ad una riduzione di spesa che al primo evento imprevisto comporterebbe in pratica un esaurimento di tutte le risorse dei fondi di riserva». Al momento del voto, dunque, 10 favorevoli e 10 contrari, con conseguente bocciatura dell'emendamento e immediata sospensione della seduta.

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