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Fini plaude alla consultazione sul programma

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Per il vicepremier «le proposte di Berlusconi indicano quella precisa strategia di rafforzamento del sistema bipolare che Alleanza Nazionale considera fondamentale per fornire una risposta politicamente forte a chi teme che la legge elettorale proporzionale riporti l'Italia all'instabilità del passato». Duro invece il commento del centrista Bruno Tabacci: «La risposta alle primarie dell'Unione deve essere tutta politica e se si vuole aprire un fronte nel centrosinistra bisogna adottare iniziative politiche di rilievo. Altro che primarie sul programma! Se Berlusconi ha deciso, diversamente da quel che io immaginavo, di giocare in prima persona tutta la partita dovrà porsi il problema di come ricostruire le basi politiche della coalizione che - osserva Tabacci - più è a sua immagine e somiglianza più si rimpicciolisce, più accetta contributi diversi più si allarga». Tabacci poi insiste sulla necessità di cambiare premiership. «Poichè a partire dal 2001 c'è stato un affievolimento del sogno belusconiano, una mossa che il centrodestra poteva fare era quella di indicare una premiership diversa». L'ipotesi di primarie nel centro destra sul programma piace al ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi: «Sarebbe una bella novità», ha affermato. «A sinistra - ha continuato - si sono fatte le primarie sulla leadership senza tener conto del programma e io ancora non ho capito quale sia il programma di Prodi». Un programma che secondo il viceministro Adolfo Urso, Prodi scriverà «in parte, sotto dettatura di Bertinotti». «Non è affatto scontato con quale programma l'Ulivo si presenti. Prodi ci ha detto che lo scriverà lui, noi vogliamo invece scriverlo con i nostri elettori». Soddisfatto anche il ministro Buttiglione. «È buona l'idea di Silvio Berlusconi di un manifesto dei valori, perchè la politica ha bisogno di ripartire dai valori, ce lo chiede la gente e comunque significa riallacciarsi alla nostra migliore tradizione politica». «Quanto al rinvio del partito nuovo a dopo le elezioni, forse è un bene che venga rimandato perchè noi vogliamo capire bene di cosa si tratta. Noi vogliamo fare il Partito Popolare Europeo in Italia, vogliamo una grande forza di centro moderata - conclude - che si riallacci alla tradizione democratico cristiana».

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