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In aumento la ricchezza nazionale

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Ne sono convinti il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Dopo i dati sulla produzione industriale positivi per il secondo mese consecutivo, altri segnali di miglioramento arrivano anche dalle previsioni sull'andamento del Pil dell'Isae e dai dati Istat sull'andamento della bilancia commerciale. Berlusconi ieri si è presentato dopo il Consiglio dei ministri, dando sfogo a un grande entusiasmo. Dalla sua ha una serie di risultati positivi e non ultimo quello sulla legge elettorale proporzionale che ha ridato compattezza alla maggioranza. Ora che anche l'economia sembra marciare per la Cdl ce n'è abbastanza per affrontare la tornata elettorale del 2005 con meno pessimismo. «Io continuo ad essere ottimista sull'economia», ha detto il presidente del Consiglio Berlusconi presentando la manovrina correttiva da 1,9 miliardi. Un ottimismo - ha spiegato - «confermato dai dati sulla produzione e sull'export». E poco importa se ancora non ci sono riscontri concreti in quelli che riguardano il Pil. «Sorrido sempre - ha detto infatti in proposito Berlusconi - quando leggo i dati forniti da alcuni istituti perchè, in realtà, se il deficit è certo, il Pil è sempre incerto. Senza contare - ha aggiunto - che l'Italia soffre, ma qualcuno dice che gode, del problema del sommerso che secondo l'Istat rappresenta il 18% del prodotto, per qualcun altro il 40%». Per questo - ha aggiunto - «continuo a non prendere sul serio i dati sul prodotto interno lordo. Basta pensare che la disoccupazione nel nostro Paese è scesa al 7% e che quasi il 60% dei disoccupati lavora in nero». Del resto - ha assicurato - «il Governo lavora con rigore sulla spesa pubblica in una prospettiva di rilancio della crescita e dello sviluppo». Tremonti, pil cresce, primi segnali - A vedere la fine del tunnel-crescita zero è anche il ministro dell'Economia Tremonti. Lui, al contrario di Berlusconi, ai dati sembra crederci di più. «Il Pil cresce da solo - ha detto infatti sempre nel corso della presentazione della manovra correttiva - Ci sono oggettivi segni di ripresa. Lo dimostrano anche i dati diffusi dall'Istat sulla produzione industriale. Ci aspettiamo conferme dai dati sull'export». Made in Italy in ripresa - I dati di agosto sembrano dare ragione a Tremonti: nel tradizionale mese delle vacanze estive infatti la produzione industriale è aumentata dell'1,3% rispetto a luglio e del 5,9% su agosto 2004. E i dati del commercio estero fanno pensare ad una riscossa del made in Italy: le esportazioni verso l'Ue sono salite del 6,5%, quelle verso il mondo del 4,3% e il saldo commerciale con l'Unione ha registrato un surplus di 6 milioni di euro. «La crescita dell'export - ha commentato il vice ministro alle Attività Produttive con delega al commercio estero Adolfo Urso - traina la ripresa produttiva e fa ben sperare per la parte finale dell'anno». Isae migliora stima crescita - A scacciare l'incubo della mancata crescita, anche se si rimane sempre sul terreno dei decimali, è anche l'Isae. Secondo le nuove stime dell'istituto di piazza Indipendenza infatti, la crescita dell'economia italiana nel terzo trimestre dovrebbe mettere a segno un incremento dello 0,7%, portando così quella di fine 2005 ad un segno positivo dello 0,2%, valore che sale ad un +0,3% se si tiene conto delle differenze di calendario con il 2004. L'Isae commenta questi numeri dicendo che il terzo trimestre si presenta con «una congiuntura più tonica».

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