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Sinistra contro Montezemolo

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Attacchi duri dai comunisti, i Ds cercano di glissare

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Luca Cordero di Montezemolo non è più il candidato in pectore del centrosinistra ma dopo le sue ultime sortite la sinistra lo ripudia. Attacca Oliviero Diliberto, segretario del Pdci: «La politica non la fa Montezemolo». A chi gli chiede se sia stupito dalle parole di Montezemolo («Il maggioritario non funziona»), il leader dei Comunisti italiani risponde: «Nemmeno un po', Confindustria va sempre dalla parte dei propri interessi. Prima era sdraiata sul centrodestra, poi si è spostata verso il centrosinistra. Ora, che pare che con la riforma forse Berlusconi possa non perdere, si risposta verso il centrodestra. Ora basta, la politica non la fa Cordero di Montezemolo». E attacca anche Fausto Bertinotti: «Come si sa il presidente di Confindustria è un uomo di parte e verrebbe da dirli di firmare il contratto dei metalmeccanici in modo da stabilire qualche relazione accettabile del Paese». «Montezemolo - osserva il leader del Prc - fa un appello nella direzione sbagliata e meriterebbe di essere lui di essere appellato affinché venga incontro alle esigenze dei lavoratori». «Siamo di fronte a una Finanziaria - continua Bertinotti - che colpisce pesantemente le masse popolari anche perché il taglio agli enti locali è ciò che condiziona di più la vita della gente». Ma la sinistra più moderata a non spedire il presidente di Confindustria nelle braccia del centrodestra. E così, Giuliano Amato frena: «È vero che il maggiortario non funziona, ma non è una buona ragione per tornare al proporzionale». Mentre Massimo D'Alema, presidente dei Ds, si limita a sottolineare: «Vorrei fare osservare al presidente della Confindustria che la proposta della maggioranza peggiora i difetti attuali senza rimediarne neanche uno». Mentre il centrodestra applaude non solo sulla riforma elettorale, ma anche su altri aspetti. Gianni Alemanno (An) spiega: «Dopo il rilancio del presidente Montezemolo sulla fiscalità differenziata per il Mezzogiorno, credo sia opportuno tentare di rilanciare questo tema nel maxiemendamento della Finanziaria». «Alleanza Nazionale - afferma il ministro alle Politiche Agricole - è sempre stata favorevole a una ipotesi di questo genere che, sia durante i Governi di centro-sinistra sia durante il nostro Governo, è stata bloccata a Bruxelles dalla Commissione Europea». «Nonostante queste difficoltà oggettive - ha proseguito il ministro - bisogna fare uno sforzo di creatività intellettuale e di mobilitazione politica per provare ad attuare la fiscalità di vantaggio per le regioni Obiettivo 1».

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