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Deputati azzurri in rivolta «Tremonti ci ha tagliati fuori»

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Mentre a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia Giulio Tremonti teneva un vertice di maggioranza con il viceministro Vegas, il sottosegretario Vietti e i ministri economici, per mettere a punto la manovra economica, alla Camera si svolgeva un'altra riunione. In un angolo del Transatlantico, i responsabili economici di Forza Italia, Casero e Crosetto più alcuni deputati della commissione bilancio, avevano il loro personale vertice. Oggetto della discussione, alquanto accalorata, il modo di procedere di Tremonti con la Finanziaria. «Ecco, non si smentisce mai, vuole fare tutto da solo, ci tiene all'oscuro di tutto» e un altro: «ci sta mettendo nell'angolo, non ci ha dato nemmeno uno straccio di bozza, neppure una tabella». Si aspettavano insomma di essere coinvolti, consultati ma sono rimasti a bocca asciutta a condividere con i giornalisti in Transatlantico la sequela dei «si dice». Ma le loro lamentele sono nulla a confronto, raccontano, di quello che è uscito dalla bocca di Renato Brunetta. Il consigliere economico di Palazzo Chigi schiuma rabbia per essere stato tagliato fuori dalla preparazione della Finanziaria. Chiusa la stagione di Siniscalco, Brunetta che peraltro non ha mai avuto un rapporto idilliaco con Tremonti, sperava di emanciparsi dal ruolo di eterno numero due. Dopo aver marciato in tandem con Tremonti negli attacchi più o meno palesi a Siniscalco, pensava di salire di grado e di condividere con il neoministro quella che resta la sua passione: la manovra. Tant'è che mentre Siniscalco era ancora in sella, Brunetta aveva indicato quella che avrebbero dovuto essere la strada maestra della Finanziaria. Fatica sprecata, sostengono al partito di via dell'Umiltà e attribuiscono il fuorigioco dell'economista non tanto al «caratterino» di Tremonti quanto alle polemiche dichiarazioni a cui si è lasciato andare durante il convegno di Gubbio di Forza Italia. Una critica eccessiva nei toni e nei contenuti che ancora non è stata digerita dai vertici del partito e anche all'interno della maggioranza. Anzi, qualcuno avrebbe suggerito a Brunetta di farsi da parte nella complicata operazione della Finanziaria e di non disturbare il «manovratore». I tempi sono stretti e nessuno, a cominciare proprio da Berlusconi, gradisce altri spunti polemici interni. L.D.P.

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