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«Basta privilegi antistorici»

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Il problema è che questa in Italia gode di una situazione di favore che nasce dalla travagliata storia dello Stato unitario e che in prospettiva deve essere superata». Così Roberto Villetti, vicepresidente dello Sdi, ha commentato le parole di monsignor Betori. «La Chiesa chiede finanziamenti per le proprie scuole ma non è disposta a rinunciare al diritto di gestire l'insegnamento religioso in quella pubblica e statale - ha detto Villetti -. Si comporta come un attore politico, ma il finanziamento che riceve è destinato all'attività religiosa. Quindi nessun limite al diritto di espressione. Tuttavia tanto più la Chiesa si presenta come un attore politico, tanto più si pongono le premesse per il superamento dei suoi privilegi». «Spesso la Chiesa dà l'impressione di considerare che in Italia il cattolicesimo sia ancora religione dello Stato. Non c'è altro Paese nel quale le gerarchie cerchino di condizionare la vita politica».

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