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Quella Finanziaria che nessuno ha mai preparato

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Perché il Documento di programmazione economica ancora non è stato preparato. Così il passaparola che girava da una stanza all'altra, facendo la spola tra la sede di via XX Settembre e quella dell'Eur a viale Europa era da giorni sempre lo stesso: attrezziamoci a trovare una via d'uscita, una strada legale per far fronte al fatto che la manovra finanziaria per il 2006 non ci sarà. E negli uffici del Tesoro negli ultimi giorni il lavoro più febbrile è stato proprio questo: andare a scartabellare negli archivi per trovare un qualche precedente, qualche «pezza d'appoggio» a un'eventualità di questo tipo. E anche i più scettici hanno iniziato a convincersi quando qualcuno ha iniziato a sondare il terreno per avere qualche settimana di ferie sotto Natale, di solito periodo caldissimo per gli uffici che lavorano a preparare i documenti per la manovra economica, e per la prima volta si è sentito rispondere che sì, stavolta, non ci sarebbero stati problemi ad allontanarsi dagli uffici in quei giorni. Poi, mercoledì notte, la notizia delle dimissioni di Domenico Siniscalco. E il ritorno, nel ministero di via XX Settembre, di Giulio Tremonti. Un ritorno accolto da molti con freddezza ma anche con la consapevolezza che ora invece, bisognerà iniziare a lavorare, e a recuperare il tempo perso in questi mesi, per preparare una Finanziaria degna di questo nome. Il termine per il Governo per approvare la manovra è il 30 settembre, dunque rimane poco più di una settimana per allestire una manovra degna di questo nome. Facendo i conti anche con il fatto che Giulio Tremonti è volato a Washington per partecipare al vertice del Fondo Monetario Internazionale. E il lavoro, raccontano dal ministero dell'Economia, deve iniziare quasi da zero. Pa. Zap.

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