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Sulla questione morale Prodi tace ancora

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In realtà un primo passo nella giusta direzione sarebbe venuto dai colloqui telefonici di giovedì tra Romano Prodi e i vertici della Quercia. «Prodi mi ha chiamato dopo il mio intervento a Radio Radicale - ha ammesso il coordinatore della segreteria dei Ds Vannino Chiti - e abbiamo avuto un colloquio lungo, serio e positivo nel quale gli ho detto il senso delle mie posizioni». Il Professore, però, non prende ancora pubblicamente posizione anche se, dicono alcuni esponenti prodiani, starebbe lavorando a un intervento sulla questione. Un documento al quale aveva già messo mano da tempo e, quindi, non da considerarsi in diretta relazione con la richiesta di difesa venuta dalla Quercia sulla questione Unipol. E che sarebbe rimasto in stand-by proprio per la levata di scudi dei Ds. Al di là del contributo del Professore, comunque, dalla Quercia ieri è arrivato un segnale di distensione con Vannino Chiti che ha fatto un appello a stoppare «polemiche che non dovevano nemmeno iniziare e sulle quali è già stato detto tutto quello che c'era da dire». Un argomento sul quale, comunque, spiega, a via Nazionale si farà il punto a settembre. Il "nodo" della divisione tra etica e politica, con tutte le sue implicazioni, comunque continua a far discutere anche nel resto dell'Unione. I socialisti di Boselli sono tornati a prendere posizione esplicitamente in difesa della Quercia. Mentre Clemente Mastella, dall'altro lato, ha diffidato Romano Prodi dall'intervenire in difesa dei Ds. Ora la palla passa al Porfessore.

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