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Groenick conferma: «Trattiamo»

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Ad agitare il ramoscello d'ulivo verso i concorrenti della Popolare Italiana - i cui vertici sono attesi da una vera e propria settimana di fuoco con tanto di audizioni in Consob, oggi, e presso la Banca d'Italia, domani - è il presidente di Abn Amro Rijkman Groenick il quale, nel corso della presentazione dei dati trimestrali della banca di Amsterdam non ha esitato ad osservare come lui e i suoi uomini siano «perfettamente disposti a lavorare per una soluzione aperta, ma che porti comunque alla fine Banca Antonveneta in Abn». Una sorta di via d'uscita - se così si può definire - che deve essere «supportata dalle autorità italiane» alle quali, viene osservato dall'Olanda, spetta il compito di proporre «una soluzione soddisfacente» una volta che Abn abbia «messo sul tavolo le proprie carte». Ora - è stato aggiunto - Abn deve solo «attendere con pazienza che le autorità italiane risolvano questa complessa situazione». Tra queste il Gip di Milano, Clementina Forleo che forse già oggi potrebbe pronunciarsi sul sequestro delle azioni possedute in Antonveneta - oltre il 40% - dalla Popolare Italiana e dai cosiddetti «concertisti». Groenick ha escluso categoricamente la possibilità di una nuova offerta: «Non servirebbe, visto che il 45% del capitale è sotto sequestro».

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