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L'Unione: «Avanti tutta con le primarie»

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Romano Prodi è sempre più convinto dell'utilità della consultazione dell'8 e del 9 ottobre per scegliere il candidato premier del centrosinistra. Il Professore scrive ai segretari dell'Unione, in vista del vertice di lunedì, e propone il 31 luglio come termine ultimo per le candidature. Intanto, Franco Marini, segretario organizzativo della Margherita, chiede un impegno forte della Fed per evitare qualsiasi rischio. Da registrare anche l'intervento di Enzo Biagi, che ha scritto un appello in cui invita gli elettori del centrosinistra a sostenere Prodi in vista della corsa di ottobre. «Conosco un uomo che ce la può fare - afferma il veterano dei giornalisti italiani - un uomo serio, un bravo economista, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, un uomo di poche parole ma di molti fatti: si chiama Romano Prodi. Sono certo sia la guida di cui abbiamo bisogno». Parole molto apprezzate dal Professore, che ha scritto una lettera di ringraziamento e si è detto convinto che le primarie saranno una grande prova di democrazia, l'occasione per dare la parola ai cittadini e renderli protagonisti. Rispetto ai dubbi evidenziati nelle scorse settimane da alcuni esponenti della Margherita, Prodi non è sembrato affatto preoccupato e ha affermato di non vedere perplessità. Anzi, nella sua lettera ai leader del centrosinistra, ha avanzato la proposta di definire le candidature entro fine luglio, invitando tutti ad avanzare proposte emendative alla bozza di regolamento messa a punto dalla commissione guidata da Arturo Parisi. Il vertice del centrosinistra, in programma lunedì, dovrebbe infatti dare il via libera alle «regole-quadro» della consultazione, lasciando ad altri gruppi di lavoro il compito di mettere a punto le norme tecniche che consentiranno lo svolgimento della consultazione. Intanto, gli alleati si stanno organizzando. I Ds sono convinti della necessità di chiudere entro fine mese il tavolo delle regole e Piero Fassino non sembra dare molto peso alle candidature alternative. Secondo il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, l'appuntamento di ottobre «rafforzerà tutta l'Unione e non sarà solo una formula geometrica, ma un modo per parlare anche dei contenuti di un programma di governo». Per Marini, infine, le primarie potrebbero essere l'occasione di uno «scongelamento» della Federazione dell'Ulivo.

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