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Facce scure al summit. Tutti scontenti, Prodi per primo

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Diliberto e Mastella disertano. Fassino e Rutelli tacciono e Romano non nomina neppure il candidato

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Insomma, se lo sono dimenticato a casa, dopo avergli negato pure una poltroncina in Consiglio di Amministrazione. Dal canto suo il Clemente dell'Udeur ha tuonato prima e dopo contro Prodi, affermando che ormai è solo «il leader di sé stesso» e farebbe bene a pensare alla leadership invece di occuparsi di Rai mettendo i bastoni tra le ruote di Petruccioli e Cattaneo. Rutelli e Fassino sono usciti, dopo due ore di colloquio, in silenzio e con le facce scure. Nessuna dichiarazione da entrambi prima della fuga in auto. Piuttosto abbottonati e spaesati i commissari della Vigilanza Rai Giordano, Falomi e Gentiloni. «Uscirà un comunicato», si sono limitati a dire come Boselli dello Sdi e i leader Ds e Margherita, mentre Di Pietro, Melandri e Pecoraro Scanio hanno cercato di indorare la pillola amara che sicuramente avrà dovuto ingoiare Romano Prodi. «Noi siamo pronti a candidare Petruccioli, ma daremo battaglia in Consiglio per un direttore generale di garanzia», spiegano parlando contemporaneamente ma divisi, affermando comunque le stesse cose. Clima pesante ieri nel dopopranzo da 30 gradi a piazza Santi Apostoli. Il centrosinistra sembra non avere più un centro e nemmeno una sinistra. Anche sulla Rai si sfascia l'Unione. Ed è chiaro che per Prodi è stata una resa totale stavolta. Ha dovuto ingoiare quel Petruccioli che non voleva perché non vorrebbe neppure il margherito Gentiloni al suo posto sul trono della Vigilanza e ha dovuto rinunciare alla proposta del ticket di garanzia presidente-dg, perché non se l'è filato nessuno. Dovrà dire addio a tutte le sue pretese su viale Mazzini dunque (magari un prodiano direttore di rete l'avrebbe spuntato) perché gli uomini giusti nei posti giusti ce l'hanno messi gli altri, gli ex amici, Rutelli, Fassino, Bertinotti. «Adesso scende, lo aspettiamo», dicono i colleghi e invece, risale di nuovo Pecoraro Scanio, l'unico che ancora gli dà ragione su tutto a quanto pare. L'avrà richiamato proprio lui, il Professore. Che non scende. Non si fa vedere. Non ha voluto pronunciare il nome di Petruccioli nella relazione introduttiva. E non ha voluto aggiungere nulla al comunicato. Giu.Cer.

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