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di GIANNI DI CAPUA UN incontro di circa un'ora a Montecitorio.

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Un'ora di intenso e stringente confronto a quattr'occhi dopo una giornata scivolata fin lì su toni lievi. Sarebbe indubbiamente eccessivo dire che il faccia a faccia pomeridiano a Montecitorio fra Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini sia filato liscio come quello che l'ha preceduto tra lo stesso premier e Tony Blair. Ma sicuramente non ha incrinato l'atmosfera scherzosa che aveva alimentato l'incontro tra i due premier. Tuttavia, l'attenzione viene richiamata sul fatto che il presidente del Consiglio e quello della Camera hanno continuato a parlarsi direttamente e con franchezza sui temi più impellenti del momento. Che sono ovviamente, sul versante strettamente istituzionale, le nomine alla Consulta e al vertice della Rai. Ma che sono soprattutto, sul versante politico, quelli delle prospettive della coalizione di maggioranza nell'ottica del nuovo contenitore nel quale dovrebbero ritrovarsi le forze del centrodestra nelle forme che saranno concordate e condivise. Una questione quest'ultima che Berlusconi continua a ritenere cruciale. Ma quello che appare chiaro è che il Cavaliere all'uscita dell'incontro, conversa con i giornalisti e, con il sorriso sulle labbra, sembra consacrare Pier Ferdinando Casini leader del futuro centrodestra. Visto che ribadisce di essere «assolutamente certo» che il progetto della casa comune della Cdl andrà in porto. E visto che aggiunge come sia poco plausibile che «esistano eredi che rifiutano l'eredità di una grande casa, magari accettando di convivere con l'attuale proprietario per un periodo che può anche superare i dodici mesi». Insomma, il progetto del partito unico va avanti. E non è un caso che Berlusconi lo dica proprio nell'incontro con l'alleato più riottoso al nuovo progetto. E non è neanche un caso che lo dica proprio dopo l'incontro con il personaggio politico che più sta salendo nelle quotazioni all'interno del centrodestra. Il premier, dal canto suo, appare sempre più determinato nel perseguire il suo obiettivo di una maggiore coesione della Cdl. La giornata è stata contrassegnata anche da un'altra battuta di Berlusconi. Ed è accaduto quando il Cavaliere si è congratulato con Blair per i quindici anni consecutivi di premiership a cui si avvia, giudicandolo il limite massimo per una carriera politica di vertice. C'è stato chi addirittura s'è affrettato a conteggiare il tempo che mancherebbe (partendo dal 1994 della «discesa in campo») alla fine dell'era berlusconiana. Più logico e verosimile invece interpretare questa sortita (come le altre sul suo potenziale ruolo di padre nobile o sulla sua non insostituibilità) in chiave di disponibilità a recitare il ruolo di protagonista solo fino a quando sarà non solo utile ma essenziale per le sorti dei moderati italiani. Confidando sul fatto che nel frattempo qualcuno si disponga a impugnare il testimone che gli verrà passato. E Casini è sicuramente in pole. e lui, molto democracristianamente, fa finta di nulla, alza le spalle e liquida tutto con una battuta: «Ragazzi, sciocchezze... L'incontro con Berlusconi? Abbiamo parlato di tante belle cose, ma non di quelle che pensate voi». Una cosa è certa i due appuntamenti politici, ormai imminenti, che attendono la Casa delle Libertà, potrebbero essere già decisivi. Così dopo «l'investitura di Casini», il premier può attendere con serenità il congresso dell'Udc di fine giugno e l'assemblea nazionale di An dei primi di luglio. Da lì arriveranno sicuramente segnali importanti per il prosieguo del lavoro. Anche se, vista l'aria di serenità e cordialità cha ha accompagnato l'incontro di ieri, è difficile immaginare che i due alleati bloccheranno un progetto ormai avviato. Piuttosto fisseranno dei paletti rigidi per evitare scene già viste. In tal senso le maggiori preoccupazioni arrivano sicuramente dal fronte centrista che in queste settimane è stato stranamente silenzioso. L'ultima dichiarazione del segretario Udc Marco Follini è di due giorni fa e riguardava il referendum francese sulla Costituzione europea. Ieri Follini, forse voluta

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