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«In tre anni via 50mila dipendenti»

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«Nel biennio 2003-2004 - ha ricordato il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi - già c'è stata una riduzione di 50 mila dipendenti attraverso il blocco delle assunzioni, ed è la prima volta che è stata attuata una riduzione di questo tipo. L'obiettivo, dunque, è di arrivare complessivamente tra tre anni a 100 mila unità in meno». Parlando poi dell'incontro sui rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici previsto per oggi a palazzo Chigi, Sacconi ha detto che «comincia un percorso serio di negoziazione». E sulla mediazione circolata nelle scorse settimane ha affermato che «non si può dire niente prima di una trattativa», precisando che «tutto quello che è accaduto ha un suo peso», anche se «relativo» visto che non c'è ancora un accordo. Sull'argomento è intervenuto anche il ministro dell'Innovazione Lucio Stanca che, a margine di un convegno della Federcomin, ha parlato di una delle proposte messe a punto dal tavolo tecnico sugli statali da lui coordinato. Si tratta di destinare gli aumenti retributivi, in parte, agli incentivi a sostegno della produttività. Stanca ha poi spiegato che, quella dell'estensione del contratto a tre anni «è un'ipotesi» e che non sa se verrà portata oggi al vertice. Tra le altre misure possibili il ministro dell'Innovazione ha parlato del «miglioramento della contrattazione di secondo livello», del ricorso alla mobilità e dell'uso delle tecnologie moderne. «Questo tavolo - ha tuttavia precisato Stanca - non ha nessun compito sui numeri dell'aumento retributivo. Come qualsiasi contratto ci sono due parti e ciascuna dà qualcosa all'altra». «Pertanto - ha aggiunto - a fronte di un aumento retributivo che sarà definito nelle sedi opportune noi abbiamo messo a punto tutto quello che sarà la contropartita».

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