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GLI EFFETTI

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Ora sono due i processi contro il Cavaliere che potrebbero naufragare

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Le cause che, allo stato, sono state in qualche modo «congelate» in attesa della pronuncia del Lussemburgo sono due: lo stralcio Sme, ancora in «vita», per il solo reato di falso in bilancio a carico del solo presidente del Consiglio, e il procedimento All Iberian, contro diversi ex manager della Fininvest tra i quali il premier. Con le motivazioni della pronuncia dei giudici europei alla mano, i tribunale milanesi hanno due possibili strade da percorrere. Come prima ipotesi i collegi potrebbero «chiudere» i casi ancora pendenti dichiarando il prosciogliemnto degli imputati o per prescrizione oppure perche il fatto non è più previsto dalla legge come reato. La seconda soluzione è quella che vede, ancora una volta, rilanciare la «palla» ad altra sede, in questo caso la Corte Costituzionale, che potrebbe essere chiamata a stabilire se la normativa riformata nel 2002 ha in sè quei caratteri dissuasivi e adeguati a cui ha fatto cenno la Corte Europea. I tempi, in ogni caso, non saranno brevi. Il processo stralcio sulla Sme, tanto per iniziare, deve passare attraverso una nuova assegnazione. «Decaduto» il collegio presieduto da Luisa Ponti, il giudice che aveva deciso per il ricorso alla Corte Europea di Giustizia, il caso non può più essere trattato da nessun altro collegio della medesima sezione. Diverso il caso di All Iberian, il procedimento ormai arrivato alla sua quarta «edizione» e sospeso da più di un anno in attesa della decisione della Ue. Qui il problema di una nuova assegnazione non si pone e il presidente del collegio, già nei prossimi giorni, potrebbe fissare, e notificare alle parti, la data della nuova udienza.

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