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LARGO ai giovani.

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Il premier lo ha ribadito ai suoi coordinatori regionali, riuniti l'altra sera a palazzo Grazioli per parlare di regionali. Un test dall'indubbio valore nazionale in vista delle politiche. Il presidente del Consiglio ha dato mandato allo stato maggiore azzurro di lavorare per svecchiare il partito, dando «maggiore spazio a giovani e donne». L'obiettivo del Cavaliere è far leva sulla cosiddetta onda azzurra, lanciata nel dicembre scorso sul modello americano dei comitati pro Bush, formata da mille giovani, che saranno selezionati e sguinzagliati nei collegi per la campagna elettorale del 2006 a sostegno dei candidati di FI. Lo scopo è rilanciare il movimento, agendo soprattutto sul territorio a contatto con i cittadini. Tra i loro compiti c'è anche quello di affiancare le iniziative del governo e quelle dei coordinatori senza creare sovrapposizioni. La necessità di un ricambio generazionale, sottolineata da presidente del Consiglio fa già discutere in Forza Italia. A molti piace l'idea di ringiovanire il partito e invitano «le nuove leve» a rimboccarsi le maniche e a «farsi le ossa sul campo» attraverso una «sana e utile gavetta», senza mandare in soffitta «i veterani», che dovranno mettere a disposizione la loro esperienza. Dice Simone Baldelli, coordinatore nazionale dei giovani di Fi: «Ancora una volta, Berlusconi pensa a investire sui giovani, mentre Prodi ha dimostrato di pensare solo a insultarli. Puntare sui giovani significa dare spazio ad una generazione che può mettere a disposizione di un progetto non soltanto freschezza ed entusiasmo, ma anche lealtà e competenze. L'idea del presidente del Consiglio è rivoluzionaria, innovativa». Baldelli indica i serbatoi da cui attinge Fi: «Abbiamo tante ragazze e tanti ragazzi che in questi anni si sono formati nel movimento giovanile, nelle associazioni studentesche, negli enti locali, nei circoli e nei club. Ma ce ne sono tanti altri, intelligenti e capaci, che vogliamo trovare e coinvolgere in quest'avventura politica storica di cambiamento e di modernizzazione dell'Italia al fianco di Berlusconi». Anche Sandro Bondi è sceso in campo, inviando a Baldelli una lettera, che arriverà via e-mail agli oltre 10 mila ragazzi iscritti al sito del movimento giovanile azzurro. Il coordinatore nazionale di FI si rivolge a tutti i «giovani per la libertà» e li ringrazia «per l'impegno costante» che dimostrano «nel mantenere vivi la presenza e i valori di Forza Italia. Come sapete, il nostro presidente ha deciso di affidarvi la fiaccola del movimento azzurro, attraverso un progetto che servirà a strutturare una nuova classe dirigente e a rafforzare la nostra presenza politica e organizzativa sui collegi elettorali». Secondo Bondi, «occorre, infatti, garantire una presenza attiva sul territorio, indispensabile per affrontare giorno per giorno, la sfida delle menzogne che la sinistra scaglia contro di noi». Cita la riforma fiscale, quelle della scuola e del mercato del lavoro, l'abolizione della leva obbligatoria, che «sono solo alcuni dei successi del governo e sono tutte occasioni da non perdere per consolidare e aumentare il consenso dell'elettorato». Bondi coglie l'occasione per lanciare una stoccata al leader del centrosinistra: «I giovani azzurri, lo sappia Romano Prodi, non sono mai stati e non saranno mai dei "mercenari"; perché hanno dimostrato in tanti anni e dimostreranno ancora una volta di essere dei "missionari" di libertà».

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