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La Margherita bacchetta il Tg3: ci censura

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Insomma, il bello è che il centrosinistra se la prende proprio con il telegiornale che più di sinistra non si può. Quello che dai dati dell'Osservatorio di Pavia dell'anno 2004 è risultato il più sbilanciato politicamente. Il meno pluralista insomma. Che ora però viene accusato di oscurare proprio uno dei leader della coalizione. «La Commissione di Vigilanza valuti i dati dell'Osservatorio di Pavia sullo spazio che il Tg3 dedica alla Margherita», chiede Giorgio Merlo, della Margherita, in una lettera al presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli. «Se corrispondessero al vero i dati diffusi da MediaQuotidiano - continua Merlo - saremmo di fronte ad una sottovalutazione dei dielle rispetto agli altri partiti». Vorremmo ricordare al Tg3 - conclude Merlo - che la Margherita ha diritto ad avere uno spazio adeguato non solo o non tanto in qualità di secondo partito dell'opposizione, ma soprattutto perché, a nostro avviso, il rispetto del pluralismo dell'informazione deve valere per tutti». I dati - relativi al periodo dal 27 novembre al 3 dicembre, vedono la Margherita nel Tg3 (nel tempo gestito direttamente dal competitore politico) a 5,4 minuti, contro ad esempio i 21 dei Ds, i 5,3 dei Comunisti italiani, i 5 della Lega. Replica il senatore Dl Cambursano: «La libertà e il pluralismo di una testata giornalistica non si misurano con il bilancino delle singole presenze, bensì con la qualità, la ricchezza delle proposte e l'autonomia dei giornalisti». Ieri la Margherita ha attaccato anche il Tg5 e il direttore Carlo Rossella replicando a Franco Monaco della Margherita, che aveva criticato un errore di messa in onda di un servizio del Tg5 delle 13, chiemando «fazioso» il Tg5 e annuncia che si riserva di tutelare la sua immagine e quella del Tg5. «Ieri mattina - per uno spiacevole errore tecnico - è partito in apertura del Tg delle 13 il servizio di ieri sulla Margherita - spiega Carlo Rossella in una nota - invece di quello previsto in scaletta sulle divisioni nella Casa delle Libertà in vista delle regionali. Appena accortisi dell'errore in regia hanno interrotto il servizio e mandato in onda quello giusto». Tutto qui.

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