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Il nuovo Psi insorge contro la scheda unica e la nuova par condicio

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Ma i piccoli partiti insorgono. Il premier Silvio Berlusconi ha annunciato che la legge elettorale verrà cambiata «con i numeri della nostra maggioranza» senza però «stravolgere l' equilibrio tra maggioritario e proporzionale». «Vogliamo - ha spiegato Berlusconi al No Tax Day di Mestre - un sistema elettorale veramente democratico. Per questo chiederemo una modifica, affinchè non ci siano brogli, non ci siano sottratti un milione e 700 mila voti, affinchè ci sia un modo semplice per esprimere il proprio voto senza tecnicalità ambigue come lo scorporo». «Lo faremo - ha aggiunto Berlusconi - con i numeri della nostra maggioranza. Per la Camera andremo a votare con la scheda dove con un solo segno sulla singola forza politica si deciderà per la parte proporzionale del 25% e il candidato del collegio maggioritario senza stravolgere l'equilibrio tra proporzionale e maggioritario». Il Nuovo Psi però alza la voce contro la riforma della legge elettorale e la nuova par condicio che sono nei progetti annunciati da Silvio Berlusconi. Bobo Craxi, portavoce e vicepresidente del partito di De Michelis annuncia in una nota che a questione sarà posta «con forza» al vertice della Cdl di oggi. «Una legge sulle pari opportunità di informazione fondata sulla potenza economica e una legge elettorale nuova, che mantenga gli sbarramenti e che neghi il diritto di tribuna alle minoranze, non ci interessano, poichè creerebbero, per noi socialisti, un solco profondo con la maggioranza. Oggi - conclude Craxi - al vertice di maggioranza, la questione verrà posta con evidenza e forza».

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