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Dai ministri Ue fermo no alle sevizie

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I ministri, si legge nel documento finale redatto dalla presidenza irlandese dell'Ue, «condannano qualsiasi caso di abuso sui prigionieri da parte delle forze di occupazione in Iraq, in quanto contrari alla legge umanitaria internazionale». Contestualmente, «notano la pronta risposta da parte delle autorità Usa e britanniche nell'investigare sulle informazioni relative a tali abusi e il loro impegno a correggere ogni mancanza di rispetto della legge umanitaria internazionale». I ministri, come già anticipato nella bozza che circolava l'altro ieri a Dublino sono quindi «convinti che un ruolo forte dell'Onu nel processo di transizione politica in Iraq sia un elemento essenziale per il suo successo» e auspicano che «l'Onu giochi un ruolo vitale e crescente» in questa fase ed oltre. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha definito «una pagina nera e vergognosa» i casi di tortura verificatisi in Iraq. «Questo è un punto su cui gli Stati Uniti - ha sottolineato Frattini che parlava al termine del vertice Euromed a Dublino - potranno dimostrare di cosa è capace di fare una democrazia così gravemente colpita da azioni tanto vergognose», ha detto Frattini, aggiungendo che le parole di Bush «dimostrano la volontà di arrivare fino in fondo».

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