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Elezioni 12 e 13 giugno. La Lega correrà da sola

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Il rammarico di Casini: «Occasione persa quella di non presentare una lista unica della maggioranza»

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Lo ha deciso il consiglio dei Ministri svoltosi ieri mattina, che, su proposta del ministro dell'interno, Giuseppe Pisanu, ha approvato «il decreto presidenziale che convoca i comizi elettorali per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia». Le operazioni elettorali, spiega un comunicato di palazzo Chigi, avranno luogo nel pomeriggio di sabato 12 giugno e nella giornata di domenica 13 giugno 2004. Con successivo decreto il ministro dell'Interno indirà per le stesse giornate, lo svolgimento delle elezioni amministrative, completando le procedure organizzative dell'election day che consentirà ai cittadini -conclude la nota- di esercitare contemporaneamente il diritto di voto europeo ed amministrativo e di economizzare tempi e risorse». A Palazzo Chigi si è svolta una riunione di maggioranza, assente la Lega, presieduta Silvio Berlusconi, convocata per affrontare i nodi ancora aperti delle candidature alle prossime amministrative. Al vertice hanno partecipato il segretario dell'Udc, Marco Follini, il coordinatore e il vice-coordinatore di An, Ignazio La Russa e Italo Bocchino, e il coordinatore e il vice-coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, Aldo Bracher, sottosegretario alle Riforme e Fabrizio Cicchitto. L'incontro, secondo quanto si è appreso, ha avuto come esito «una fumata grigia». L'appuntamento per definire le candidature è stato fissato per subito dopo Pasqua, quando saranno ufficializzati i nomi. Tra i casi esaminati, sempre secondo indiscrezioni, quelli di Novara, Milano, Latina, Bari. Rammarico ha espresso Pier Ferdinando Casini per l'occasione persa dalla Cdl di dar vita ad una lista unitaria per le elezioni europee: avrebbe dato al centrodestra «una marcia in più» e «sarebbe stata il coronamento della verifica». «Per questo - ricorda il presidente della Camera - avevo invitato tutti ad aderirvi», anche perchè avrebbe dato «un grande impulso al bipolarismo italiano». A Vespa che gli ha ricordato che sia Berlusconi sia Fini erano d'accordo e che il «vero avversario» sarebbe stato Follini, Casini ha risposto: «Questo è ciò che è emerso, ma credo che la realtà sia più complessa. Anche in Forza Italia c'era la forte tentazione di regolare i conti con gli alleati. Ma alla lunga nessuno riuscirà a regolare niente». Quindi per Casini il 14 giungo «non sarà il giorno della verità», così come qualcuno ritiene: «Qualunque sia io risultato elettorale, tutti i partiti del polo saranno determinanti». Uscendo dal vertice di maggioranza di Palazzo Chigi il coordinatore di an Ignazio la Russa ha detto: «Le candidature della Cdl per le amministrative sono definite al 95 per cento. Rimangono aperte ancora per alcune città - ha aggiunto - ma oggi abbiamo avviato a soluzione questi problemi vedendo alcuni percorsi alternativi da seguire. Alla riapertura delle Camere, dopo Pasqua, chiuderemo il tutto».

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